Lamezia Operazione Nuove Leve i nomi degli arrestati


Colpite le “nuove leve” della cosca Giampà. Si erano adoperati per rinsaldare le fila della famiglia di 'ndrangheta dopo le diverse operazioni di Polizia condotte negli anni scorsi nei confronti della cosca, così, 12 persone, ritenute attive nella cosca Giampà di Lamezia Terme, sono state arrestate nel corso di una vasta operazione antimafia della Polizia di Stato di Catanzaro. Le cosiddette "nuove leve" si sarebbero riorganizzate con l’intento di continuare nell’esercizio delle attività estorsive sul territorio per conto dei capi cosca sottoposti a regime detentivo. I destinatari dei provvedimenti restrittivi sono ritenuti colpevoli di associazione per delinquere di stampo mafioso e di numerose estorsioni ai danni di esercizi commerciali ed imprenditori di Lamezia Terme, nonché di atti intimidatori consistiti nel posizionamento di bottiglie incendiarie nei pressi delle attività commerciali e di danneggiamenti con l'utilizzo di ordigni esplosivi.

Custodia Cautelare in Carcere
Vincenzo Giampà Il Camacio 49 Anni
Roberto Castaldo 27 Anni
Gregorio Scalise 25 Anni
Giuseppe Paone 23 Anni
Pasquale Mercuri 28 Anni
Francesca Allegro 32 Anni
Francesco Morello 32 Anni
Marco Francesco De Vito 43 Anni
Danilo Cappello detto Kirbi 28 Anni

Arresti Domiciliari
Andrea Mancuso 25 Anni
Vincenzo Vigliaturo 26 Anni

Irreperibile
Eugenio Giampà 29 Anni

Indagati
Vincenzo Bonaddio 58 Anni
Umberto Estino 25 Anni
Francesco Renda 33 Anni
Michele Muraca 53 Anni
Claudio Paola 31 Anni
Giovanni Cristiano 39 Anni
Luigi Notarianni di Aldo 25 Anni
Francesco Cerra Maniscalco 28 Anni

Sono stati eseguiti 11 provvedimenti cautelari emessi dalla locale Procura della Repubblica – D.D.A., mentre uno dei destinatari del provvedimento restrittivo, Eugenio Giampà, 28 anni, risulta irreperibile, poiché non è stato rintracciato presso il suo abituale domicilio, e per il quale sono in atto ulteriori ricerche. Le attività investigative sono state condotte con il concorso del Servizio Centrale Operativo, dalla Squadra Mobile di Catanzaro e dal Commissariato di Polizia di Lamezia Terme,  - coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, nelle persone del Procuratore Aggiunto Giovanni Bombardieri e del Pm Elio Romano, con la supervisione del Procuratore Capo, Nicola Gratteri. 

Le attività investigative, condotte, con il concorso del Servizio Centrale Operativo, dalla Squadra Mobile di Catanzaro e dal Commissariato di P.S. di Lamezia Terme, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, nelle persone del Procuratore Aggiunto Giovanni Bombardieri e del pubblico ministero Elio Romano, con la supervisione del Procuratore Capo Nicola Gratteri, hanno permesso di accertare la organizzazione da parte dello storico boss  Vincenzo Bonaddio, 58 anni, postosi a capo di una frangia della cosca Giampà con l’apporto di Vincenzo Tino Giampà detto “Camacio", di un gruppo di soggetti considerati “Nuove Leve” della stessa consorteria, che si adoperavano per rinsaldarne le fila successivamente alla decisione del capo cosca Giuseppe Giampà, 37 anni di diventare collaboratore di giustizia, con l’intento di continuare nell’esercizio delle attività estorsive sul territorio per conto dei capi cosca sottoposti a regime detentivo.




 

 

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