“Non avrei mai pensato di dover lanciare questo hashtag, ma
i comportamenti irresponsabili non si fermano ed è dunque doveroso
sensibilizzare le persone e ribadire la necessità di restare a casa per
sconfiggere il Coronavirus».
Purtroppo – spiega la parlamentare –, l'esodo incontrollato
dal Nord al Sud, avvenuto la scorsa settimana, avrà effetti molto pesanti. Il
presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha già
previsto un boom di contagi da Coronavirus nel Centrosud dovuto alle 'scelte
sbagliate dello scorso weekend'. In Calabria e nel resto del Meridione dobbiamo
dunque prepararci al peggio. La Regione, i dipartimenti, le Aziende provinciali
e ospedaliere hanno messo in campo un vasto piano per l'emergenza che, via via,
sta portando all'ampliamento dei posti di terapia intensiva e sub-intensiva,
all'assunzione di nuovo personale medico e infermieristico e
all'implementazione degli strumenti di sicurezza. È un grande sforzo che
potrebbe non essere ancora sufficiente, considerata l'enormità del problema che
incombe su una regione già alle prese con mille altri problemi.
Ecco perché inquietano, e non poco, le notizie delle ultime
ore relative a un'altra, scellerata, fuga verso Sud dalle stazioni di Milano. I
treni, malgrado i tanti appelli di questi giorni, sono stati presi d'assalto e
questa nuova ondata rischia di compromettere ulteriormente il già fragile
sistema sanitario calabrese e dell'intero Mezzogiorno».
«In questo momento drammatico – conclude la deputata 5
stelle –, oltre alla imprescindibile unione di intenti tra forze politiche
anche diverse, serve ritrovare quel senso di responsabilità senza il quale
questa emergenza è destinata a durare ancora a lungo. Dunque mi
appello, ancora una volta, ai calabresi fuori sede e a tutti coloro che hanno
intenzione di mettersi in viaggio verso la nostra regione: fermatevi, rimanete
in casa, non complicate una situazione già difficile e non mettete a repentaglio
la vita dei vostri cari. Presto li potrete riabbracciare, ma ora dovete
rimanere dove siete. Chi è già arrivato dalle zone a rischio, non deve uscire
per nessuna ragione, nemmeno per fare la spesa, ma ha l'obbligo di attenersi
alle prescrizioni previste nelle ordinanze regionali: autodenuncia, quarantena
obbligatoria, isolamento dal resto dei familiari. Se tutti si atterranno a
queste norme di comportamento, l'emergenza finirà presto».