
Sebastiano Barbanti interviene sulla situazione dell'Ospedale di lamezia
"Se il nosocomio cittadino deve trattare casi di COVID-19
allora bisogna pretendere che sia riconosciuto ed accreditato dalla Regione
come ospedale COVID-19.
Ciò consentirà di assicurare, tra le altre cose, a medici ed
infermieri l’accesso ai più opportuni, necessari e funzionali presidi sanitari
contro il contagio: mascherine, guanti, tute, visiere, ventilatori devono
essere fornite a chi in questi giorni è e sarà in prima linea contro questo
male.
Inoltre, conseguentemente, la struttura dev’essere resa
pronta a ricevere e servire efficacemente le persone contagiate (e non) che
purtroppo stanno arrivando ed arriveranno in misura sempre maggiore. Ciò
significa più personale, anche a fronte dell’ampliamento realizzato del reparto
di terapia intensiva, una migliore organizzazione interna, dei percorsi
COVID-19 ben disegnati e funzionanti, con spazi interni ben progettati ed
organizzati per minimizzare il rischio di ulteriore contagio. Queste due misure
vanno realizzate subito visto anche l’arrivo imminente di pazienti che
giungeranno da tutta la provincia e la costa.
Due anni fa chiedevo a gran voce che due reparti, tra gli
altri, efficienti, indispensabili e considerati fiore all’occhiello per
l’intera sanità regionale come quelli di Malattie Infettive e Microbiologia,
non solo non fossero smantellati ma anzi potenziati ed ingranditi (ed oggi
assistiamo alla follia per cui i tamponi fatti all’ospedale di Lamezia devono
essere inviati a Catanzaro per essere analizzati).
Due anni fa chiedevo a gran voce che l’intero ospedale di
Lamezia fosse rinforzato con medici, infermieri, macchinari e reparti alla luce
della sua grandezza e della sua posizione baricentrica e facilmente
raggiungibile che lo rende l’ospedale di riferimento per una vastissima
porzione di territorio e popolazione regionale.
I miei appelli rimasero inascoltati ed adesso, come
purtroppo accade spesso, ci ritroviamo ad inseguire l’emergenza.
La politica deve governare guardando al futuro e al bene
collettivo, me negli ultimi anni è stata miope e succube di inutile burocrazia.
Spero che quanto stiamo vivendo possa
ridare un po’ di senno e sano giudizio anche alla politica."
Sebastiano Barbanti