
Il Presidente della
Giunta Regionale, Jole Santelli, nel suo intervento in consiglio regionale ha
ribadito la necessità di dare una risposta ai calabresi, che chiedono con forza
discontinuità rispetto alle precedenti gestioni, e di dare un futuro alla
Calabria.
“Ho condiviso con la Giunta la richiesta al presidente Tallini di
distinguere l’ordine del giorno sul bilancio da quello linee programmatiche. C’è un motivo: i tempi.
Siamo arrivati all’ora X, non è bello fare i processi ma c’è un dato di fatto, c’è
una Giunta che si è insediata senza trovare il bilancio, ed è un disagio che
oggi tutti insieme viviamo. Non solo siamo all’inizio di una legislatura ma
siamo all’inizio di una nuova era.
Il coronavirus cambia il
sistema, quindi quello che abbiamo detto ieri e scritto ieri in campagna
elettorale ha obbligo di coerenza ma va calato in una situazione diversa. Di
questo futuro della Regione Calabria va discusso in maniera seria, progetti per
progetti, situazione per situazione.”. Secondo Santelli, “la sfida maggiore a
cui saremo chiamati, tutti insieme, sarà costruire la Calabria di domani,
investendo sugli asset davvero fondamentali per la regione. Il coronavirus ha
cancellato definitivamente la politica degli aiuti a pioggia, noi li avevamo
cancellati con le elezioni e i nostri intendimenti ma a prescindere da noi li
cancella questa pandemia che supera anche la nostra peggiore fantasia. Quindi,
nella linee programmatiche nel prossimo Consiglio mi aspetto prima di tutto
delle dichiarazioni vere, dai colleghi di maggioranza e opposizione, su cosa
l’Assemblea principale di questa Regione vuole fare della Calabria. Dobbiamo
dare una risposta, segnare un sentiero, poi ci possiamo dividere ma l’obiettivo
dev’essere unico: dare un futuro alla Calabria.
C’è una sfida, di
bilancio ma che riguarda la vita stessa della Regione, ed è quella di tutti gli
enti sub regionali. Siamo l’unica Regione che ha enti in liquidazione da 8 anni
e che procedono ad assunzioni, è una contraddizione in sè: sugli enti sub
regionali auspico un dibattito serio in Consiglio regionale per capire quali
enti far funzionare e quali liquidare. E negli enti da mandare in liquidazione
– lo dico consapevole che siamo noi oggi la maggioranza – non si nominano i politici
ma commissari liquidatori, esperti di commercio e non persone che – ha
rimarcato il presidente della Regione - vanno a sedersi su una sedia politica
solo per non andarsene”. Santelli ha poi spiegato che “c’è tanta materia su cui
lavorare per riassettare le cose e presentarci davanti agli organi di
vigilanza, come la Corte dei Conti, a
schiena dritta, e a schiena dritta si può andare quando si sono fatti i compiti
a casa. Dobbiamo rimettere mano seriamente, lo dice la Corte dei Conti, in
questo momento bisogna dire come stanno le cose. Penso – ha sostenuto il
presidente della Regione - a quello che c’è sull’acqua e sui rifiuti, le carte
non stanno per nulla bene, e di questo tutti dobbiamo essere consapevoli. E’ un
bilancio in evoluzione perché ci sono delle variabili rispetto a cui dobbiamo
avere chiarezza”.
Il Sud ha pieni i
cassetti di cambiali scadute dallo governo italiano, abbiamo bisogno di cose
ora, non di promesse futuribili. Ho preteso e ottenuto la territorialità, ora
chiedo che la stessa flessibilità che Roma chiede a Bruxelles sugli strumenti
Roma la conceda a sua volta alle Regioni. Abbiamo bisogno di riprogrammare. La
rimodulazione dei fondi comunitari - la stiamo già facendo, tanto è vero che
abbiamo fatto il ‘Riparti Calabria’ e destinato i fondi al sociale: la
rimodulazione generale la faremo all’interno delle dichiarazioni
programmatiche, vedendo quali obiettivi raggiungere. La nostra richiesta
dev’essere poi quella dei fondi ma soprattutto delle procedure: abbiamo
necessità di snellire le procedure, più sono snelle e trasparenti meno si
annidano corruzione e criminalità, e su questo stiamo lavorando”.