I parlamentari del Movimento 5 Stelle Silvana Abate, Elisabetta Barbuto,
Giuseppe D'Ippolito, Francesco Forciniti, Bianca Laura Granato, Alessandro
Melicchio, Paolo Parentela, Francesco Sapia e Riccardo Tucci hanno diffuso una nota con la quale chiedono la sostituzione dei responsabili del "caso tamponi in Calabria".
Catanzaro - "Per il
gravissimo disordine sulla gestione dei tamponi in Calabria, vanno sostituiti
immediatamente il capo del dipartimento regionale Tutela della salute e tutti i
dirigenti dell'Asp di Cosenza a riguardo interessati. Inoltre il commissario
della stessa Asp, Giuseppe Zuccatelli, che non è uno e trino, non può più
dirigere tre aziende del Servizio sanitario regionale, soprattutto in questa
delicata emergenza Covid.
Non vorremmo rivolgerci
alla trasmissione 'Chi l'ha visto?' per trovare la presidentessa Santelli - proseguono
i parlamentari del M5s - ancora muta e nascosta rispetto all'enorme pasticcio
di atti dirigenziali e giustificazioni difformi in ordine alla vicenda dei
tamponi in frigo. La verità è che la Regione ha confermato le criticità per
iscritto, con il provvedimento dello scorso 12 maggio con cui il dirigente
generale Antonio Belcastro, appena dopo la nostra denuncia all'autoritÃ
giudiziaria, ha tentato di sbrogliare la matassa sospendendo gli screening e
ordinando di processare i numerosi campioni giacenti, non si sa da quanto.
Santelli aveva già ordinato alla svelta una serie di
pericolose riaperture, senza preoccuparsi dell'ormai acclarata incapacità del
sistema sanitario regionale di processare i tamponi in tempi utili e secondo i
protocolli scientifici.
Aveva esposto i calabresi
a pericoli, come emerge chiaramente dalla sentenza del Tar della Calabria, che
le ha dato torto. Dimentica degli scandali delle residenze assistenziali di
Torano, Chiaravalle Centrale e Bocchigliero, Santelli ha sorvolato su tutto,
come se la gestione dell'emergenza sanitaria potesse proseguire nel caos totale
in cui si trova.
L'autorità giudiziaria accerterÃ
i fatti e le eventuali responsabilità penali rispetto alla storia, drammatica,
dei tamponi conservati in maniera difforme rispetto alle direttive
dell'Istituto Superiore di Sanità . Intanto ci sono più 'teste' che già oggi
devono 'saltare', per rispetto dei calabresi e perché la Regione non può più
permettersi il lusso, sulla pelle dei cittadini, di commettere errori madornali
sul monitoraggio dei contagi, che a questo punto potrebbe essere del tutto
falsato".