Si tratta di uno spazio di informazione e formazione a distanza per le persone con disabilità. La presidente Coppedè: “Chiediamo alla Calabria di adeguarsi agli standard di altre regioni, anche del Sud, che sono in grado di garantire una politica dei diritti per le persone con disabilità”
ROMA – Ripartire dal digitale. Il digitale ha permesso in questo periodo, nonostante le distanze, di rimanere in contatto gli uni con gli altri, continuando così molte delle attività in regime di smart working. E continuando le relazioni, per quanto limitate. Proprio perché “il Coronavirus ha messo tutti davanti ad un cambiamento sostanziale dei rapporti sociali dove abbattere le barriere è stato possibile grazie all'uso delle tecnologie”, Fish Calabria fa del digitale un punto di forza da cui ripartire. Nel tempo del lockdown ha generato sinergie propositive e messo in rete il nuovo sito fishcalabria.org realizzato grazie al progetto libert@dipartecipare, finanziato con avviso pubblico  destinato a “iniziative e progetti di rilevanza locale ai sensi degli artt. 72 e 73 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 con bando del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Regione Calabria in accordo di programma per il sostegno allo svolgimento di attività di interesse generale da parte di organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale”.
Un progetto, che è stato in qualche modo “visionario”, come dice la onlus, “anticipando di fatto, nella situazione oggettiva nuova e difficile da prevedere quale quella causata dal Covid 19, l’abbattimento delle barriere fisiche che impediscono o rendono molto difficoltoso l’incontro tar persone con disabilità e i loro familiari per svolgere le attività associative”.
In che cosa consiste il progetto nel suo complesso? Grazie alla piattaforma saranno erogati moduli di formazione a distanza, vere e proprie lezioni finalizzate all’ampliamento delle conoscenze e delle competenze dei partecipanti. Inoltre sarà possibile effettuare ricerche relative al mondo della disabilità e consentire in un’area riservata il regolare svolgimento della vita associativa della federazione e degli associati, evitando così onerosi e, a volte, complicati spostamenti.
“Al momento attuale sono 20 i docenti/formatori e oltre 60 le persone già registrati sulla nostra area riservata della piattaforma, appartenenti alla rete  associativa della Fish Calabria – 34 associazioni sparse per le cinque province della regione - che si sperimenteranno in laboratori e moduli tematici e che parteciperanno al percorso formativo di dodici mesi”.
Inoltre, la doppia struttura del sito risponde ai canoni previsti per l’accessibilità di tutte le persone, con qualsiasi forma di disabilità, e ne spiegano i dettagli i promotori: “Il portale e la relativa piattaforma informatica sono coerenti con le disposizioni dell’AGID (Agenzia per l’Italia digitale) che promuove l’accessibilità dei siti web in relazione alla normativa vigente, dichiarando che “per accessibilità si intende la capacità dei sistemi informatici, ivi inclusi i siti web e le applicazioni mobili, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità, necessitano di tecnologie assistive o di configurazioni particolari (art. 2, comma a, Legge 4/2004)”.
Inoltre, una sezione fruibile da tutti metterà in evidenza le news legate al progetto, ma anche la struttura, lo statuto, la carta dei diritti, le reti associate mentre l’area riservata consentirà la partecipazione alla formazione e la condivisione di documenti, come spiega Salvatore De Benedetto, responsabile tecnico del progetto. Anche l’implementazione della comunicazione e delle relazioni saranno garantite dalla condivisione social sulle pagine collegate al sito e dall’ invio periodico di una newsletter.
I dettagli del progetto sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa. “I temi del calendario formativo – ha spiegato Annamaria Bianchi, tutor d’aula virtuale del progetto e dirigente regionale Fish Calabria -  spaziano  dal diritto all’uguaglianza alle politiche non discriminatorie, dal progetto individuale al dopo di noi, alla vita indipendente, ai servizi offerti nei vari territori. Dal diritto allo studio, alla formazione professionale e all’orientamento al lavoro.  Dalla riforma del terzo settore alla mobilità e al turismo accessibile. Una pluralità di argomenti che permetteranno di interloquire non solo con gli amministratori locali, i dirigenti scolastici e la compagine pubblica e privata ma anche fra associazioni stesse, per meglio comprendere le potenzialità e le criticità di ogni provincia calabrese nonché le esigenze di ciascuno, per lavorare in sinergia, coordinandosi, mirando all’uniformità di strumenti e obiettivi per una maggiore efficacia della partecipazione attiva”.
Alla conferenza stampa di presentazione del progetto, convocata l’altro giorno in regime di web conference, hanno preso parte Gianluca Gallo, assessore alle Politiche sociali della regione Calabria, Nunzia Coppedé,  presidente Fish Calabria,  Rita Barbuto, dirigente regionale Fish e responsabile della raccolta dati della formazione nel progetto nonché docente, Annamaria Bianchi, dirigente regionale  Fish e tutor dei partecipanti alla formazione prevista nel progetto; Salvator De Benedetto, direttore generale del Centro Ricerche Astrea e consulente tecnico del progetto; l’incontro è stato moderato da Maria Pia Tucci, giornalista e ufficio stampa del progetto.
Come ha spiegato la presidente della FIsh Calabria, Nunzia Coppedé, “Libert@dipartecipare vedrà impegnati volontari e il gruppo di pilotaggio della federazione con l’obiettivo di valorizzare l’associazionismo e la partecipazione. 12 mesi di formazione con un calendario didattico che prevede la prima lezione già il 14 maggio e che ha consentito lo svolgersi dell’assemblea regionale Fish il 4 maggio scorso. Data in cui abbiamo visto moltiplicarsi il numero di  persone presenti a cui solitamente siamo abituati. Chiediamo alla Calabria  - ha concluso Coppedè -,  approfittando di questo momento che ci porta a vivere in modo nuovo le relazioni, di adeguarsi agli standard di altre regioni, anche del Sud, che sono in grado di garantire una politica dei diritti per le persone con disabilità”.

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