
Riportiamo il comunicato stampa dell'Ing Francesco Grandinetti e ci sentiamo di condividere in pieno il suo invito ad una maggiore impegno nella difesa dei nostri interessi di cittadini.
"Non riesco ad
interessarmi solo delle “mie cose”. Il mio ruolo di “vissuto”
imprenditore e di ex presidente del consiglio di Lamezia Terme mi impone di
raccogliere le doglianze di tanti cittadini e imprenditori costretti a chiudere
davanti alla insensibilità delle tante banche e individuare possibili
soluzioni.
Ho dato mandato ad uno
Studio Legale per verificare l’ipotesi di corresponsabilità delle banche
rispetto a prevedibili danni e fallimenti di tanti piccoli imprenditori che
avrebbero potuto sopravvivere se avessero ottenuto i tanto decantati 25.000
euro garantiti al 100% dallo stato.
Senza entrare nel merito
tecnico giuridico della vicenda, oggi nel mio articolo cerco di sintetizzare in
modo semplice la questione.
E’ vero che nel decreto
DL 23/20 lo Stato garantisce il 100% delle somme fino ad un massimo di 25.000
euro rapportato al 25% del fatturato dell’anno precedente? Si
E’ vero che fino a 25.000
euro le banche sono “esonerate” da prevalutazioni se non per la sola verifica
di esistenza di sofferenze bancarie antecedenti il periodo di emergenza
sanitaria? Si
E’ vero che i nuovi
finanziamenti non possono essere usati per compensare debiti vecchi? Si
Allora se tutto è vero
come è vero, delle due l’una: o il governo ha detto una serie di fandonie e
deve pagarne le conseguenze, o le banche saranno corresponsabili di eventuali
danni (sospensione utenze, insolvenze, fallimenti ecc) che le imprese dovessero
subire dalla mancata erogazione dei 25.000 euro.
Non è banale quanto sto
sostenendo. Dalla mia esperienza ritengo che ogni azienda, per non chiudere
immediatamente, si sia chiaramente aggrappata al decreto liquidità per far
fronte al loro prossimo futuro.
Le banche (non proprio
tutte per la verità!) non possono trovare motivazioni “meramente
imprenditoriali” anche in periodi come questi dove tutti hanno bisogno di
sostegno che lo Stato a suo dire pare abbia dato al 100%.
Io individuo sempre dalla
mia semplice esperienza una serie di reati civili e penali che ho riferito ai
miei legali e per i quali hanno iniziato un vero e proprio studio che metterò a
disposizione gratuita di quanti subiranno danni.
Il Governo non può
chiedere alle banche di mettersi una “mano sul cuore”, lo Stato deve esigere
che le banche eroghino immediatamente le somme garantite al 100% senza se e
senza ma, se le domande fossero conformi al decreto liquidità.
Mi appello anche a tutte
le organizzazioni imprenditoriali affinché riflettano a quanto da me esposto e
che da un pulpito più autorevole appoggino tale iniziativa. Oggi è doveroso da
parte di tutti lottare per i nostri diritti e non risparmiare critiche alle
banche al solo fine di non scontentarle per salvaguardare il raccolto del
proprio orticello.
Credo che dal dopo Covid,
ogni azienda che avrà subito un danno da queste situazioni non dovrà stare
zitta, dovrà unirsi per esigere i danni subiti e far “condannare” le banche
insensibili e approfittatrici. Oggi i ricchi non possono diventare sempre più
ricchi e i poveri sempre più poveri. Non possiamo leggere dai giornali di
Istituti bancari che hanno utili di miliardi di euro e imprese costrette a
morire anche a causa loro.
Se le banche hanno smesso
di fare ciò per le quali sono nate è il momento che il Governo ipotizzi la
creazione di banche “nazionalizzate” che, come nel dopo guerra
diventino sostegno reale all’economia del paese e non mezzo per aumentare gli
utili dei soliti potentati economici.
Oggi credo che non ci sia
più spazio per rimanere indifesi e succubi, oggi si dovrà agire costi quel che
costi."