Il Ministro Boccia ha diffidato la Regione per l’apertura dei bar e la Protezione Civile vuole in Calabria un centro Covid per gli extracomunitari: La Santelli dice no


"Non ritiro la mia ordinanza". La Presidente Santelli, dopo aver ricevuto la diffida dal Ministro Boccia, è ancora più decisa di prima e convinta di aver agito nella piena legalità e nell’interesse esclusivo dei calabresi.
I bar e ristoranti che potranno aprire con una serie di limitazioni per assicurare la sicurezza degli utenti, e dei lavoratori, all’inizio non avranno certamente molti clienti e l’apertura, a detta della Presidente, è finalizzata anche ad una ripresa graduale nella speranza che entro un paio di mesi le attività possano tornare a produrre reddito: se mai si inizia mai ci si rialzerà dalla crisi.
La Santelli nel corso di una trasmissione televisiva ha rivendicato la correttezza dell’operato della Calabria fin dall’inizio della Pandemia, quando sono state adottate misure più restrittive rispetto alle altre regioni, ed anche adesso con l’ultima ordinanza che avvia la riapertura di bar e ristoranti.
“La protezione civile mi ha chiesto di allestire in Calabria un Centro Covid per 80 extracomunitari che rappresentano un gravissimo pericolo al pari del rientro senza controlli che è stato deciso dal Governo: questi due provvedimenti faranno aumentare i contagi in Calabria e non l’avvio graduale, e nel rispetto delle regole, di attività gestite da persone non contagiate e destinate ad essere fruite da altri non contagiati.”

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