CATANZARO – 18 MAGGIO
2020. Il Rotary non si ferma, e nemmeno il Governatore del Distretto
2100 Pasquale Domenico Verre che, nonostante la difficile situazione
economica-sanitaria in atto, nei giorni scorsi ha fatto visita al Roraty
Club Catanzaro Tre Colli, in videoconferenza. Collegati: il segretario Nadya
Rita Vetere, l’assistente Salvatore Perri, il segretario esecutivo Simona
de Ferraris, il presidente del Rotaract Catanzaro Giulia Cannizzaro, oltre
tutti i soci del club.
“La visita del
Governatore è uno degli impegni istituzionali più significativi per la vita di
ogni club. È l’occasione nella quale il Club raccoglie tutte le sue energie
umane per mostrare il suo grado di efficienza e di fattività, la sua
partecipazione ai grandi programmi rotariani internazionali, la sua capacità
propositiva sul territorio”, afferma il presidente del club, Enzo Defilippo.
Il Rotary ha sempre e
ovunque nel mondo, in vario modo, contribuito sostanzialmente, concretamente ed
efficacemente al bene dell’uomo con le proprie idee e le proprie azioni
ispirate alla libertà e al miglioramento della condizione umana. Operare per
questa istituzione non può che essere, dunque, particolarmente premiante, un
vero e proprio privilegio per chiunque desideri realizzare il meglio di se
stesso.
“Per questo, noi tutti ci
sentiamo veramente privilegiati – continua il presidente del Roraty Club
Catanzaro Tre Colli -. Le nostre migliori qualità umane e professionali,
che poniamo in evidenzia nelle nostre attività quotidiane e che ci hanno fatto
conoscere, apprezzare e stimare da chi ci sta vicino, dai nostri collaboratori
e da chiunque altro per qualsiasi motivo viene a contatto con noi, devono
essere anche utilizzate per sviluppare servizi umanitari e per favorire la
risoluzione dei purtroppo gravi e numerosi problemi che ci circondano, vicini e
lontani. L’azione, lo sviluppo di progetti è quello che contraddistingue
un rotariano da un qualunque altro benefattore. I valori rotariani, nei
quali ci riconosciamo, sono il risultato del processo formativo che ciascuno di
noi ha avuto fin dalla nascita. Un processo che è iniziato nella nostre
famiglie, è proseguito nei vari ordini della scuola, ed ha trovato il suo
completamento nei primi anni della nostra esperienza professionale, anni nei
quali ciascuno di noi ha preso atto dell’ambiente nel quale era chiamato ad
operare ed ha deciso lo stile del proprio comportamento, in coerenza con i
valori che, durante tutto il percorso, si sono gradualmente stratificati nella
propria personalità, nel proprio carattere”.
Accogliere l’invito di un
Rotary Club a divenirne parte, significa “accettare di portare i propri valori
personali all’interno di una struttura composta di persone che, pur nella
diversità dei percorsi formativi, hanno raggiunto le stesse conclusioni ed
hanno deciso di aggregarsi per poter incidere maggiormente perché, come recita
l’adagio, “l’unione fa la forza”.
“Considerando tutto
questo, la visita del Governatore è indubbiamente un momento estremamente
importante e significativo della vita di un Club – prosegue la nota -.
Pertanto, per noi questo evento rappresenta, se possibile, un evento del tutto
speciale, dal momento che abbiamo la fortuna di incontrare una persona
speciale, Pasquale Domenico, uomo dalle capacità rotariane e manageriali
eccezionali e dalle qualità umane eccellenti. Per questo motivo, a nome di
tutti i rotariani e, soprattutto, personalmente, sono particolarmente grato ai
nostri ospiti per averci gratificato della loro presenza in questa serata”.
Nella sua relazione il
Governatore, Pasquale Domenico Verre, ha ribadito l’apprezzamento per
la scelta di inserire alcuni soci di recente ingresso nel Club in ruoli
dirigenziali insieme a soci esperti. Questa scelta può e deve essere
accompagnata da un’attenzione sia sull’Interact che sul Rotaract perché
attraverso questi canali il Club può costruire il suo futuro. Infine ha anche
auspicato una costante attenzione da parte dei soci alla continuità progettuale
e alla “formazione rotariana”.
Il Governatore ha
richiamato inoltre i punti essenziali del suo programma: recuperare la ragion
d'essere del Rotary; rivalutare la sua internazionalità; ricordare che il
Rotary non è una passerella di vanità. Questi obiettivi vanno perseguiti con il
metodo dell'efficienza qualitativa, che, a sua volta, va estrinsecata con lo
"stile rotariano": uno stile "che rifiuta personalismi e
arrivismi, che rifugge da pettegolezzi e da polemiche artificiose e
inconcludenti, che ascolta suggerimenti e consigli, ma respinge pressioni e
forzature”.
Queste in sintesi sono le
linee di azione perché il Club possa essere efficiente, capace di conservare e
aumentare l’effettivo, realizzare progetti di successo, sostenere la Fondazione
Rotary e formare dirigenti capaci di servire il Rotary oltre il livello di
Club.