"L'epidemia da
Coronavirus in due mesi ha radicalmente modificato la vita economica e sociale
di tutta la nazione, imponendo tanto al Governo centrale quanto agli Enti
Locali, l'adozione di una serie di provvedimenti incentrati essenzialmente sul
distanziamento delle persone, al fine di evitare il contagio e l'ulteriore
diffusione del virus nella popolazione.
In sostanza queste misure
si sono rilevate efficaci, ed il distanziamento sociale, nelle regioni
meridionali ed in Calabria in particolare, vista la peculiare distribuzione
demografica nel territorio, ha consentito di avere come risultato quello di
essere la ragione con la più bassa incidenza d'italia di casi di contagio da
coronavirus.
Inoltre, nei paesi della
Sila e della Presila, questa incidenza si è rilevata, per quanto di mia
conoscenza, pressoché nulla.
Nei boschi, nei sentieri
delle montagne, in mezzo alla natura e lontano dalle aree urbanizzate, dove le
distanze interpersonali sono larghissime, non esiste circolazione virale, e il
rischio d'infettarsi è risultato praticamente nullo.
Questo aspetto consente
necessariamente di cogliere una storica occasione di rilancio e sviluppo del
territorio montano attraverso un percorso obbligatorio quanto equilibrato di
coinvolgimento di Comuni, Enti Locali, Parco Nazionale della Sila, nonché degli
imprenditori turistici della ricezione e della ristorazione, per offrire ai
calabresi e non, questa estate la possibilità di trascorrere una vacanza in
sicurezza.
Serve quindi strutturare
già da ora un tavolo operativo per impostare una serie di misure ed un
programma concertato, che dimostri quanto la Sila e l'intero territorio montano
calabrese siano competitivi oggigiorno nel garantire riposo, divertimento
salutistico, relax ma anche spensieratezza per chi vuole trascorrere un periodo
di vacanza o di ristoro personale, lontano dai rischi costanti di contagio in
ambito urbanizzato e densamente popolato.
Un programma che sappia
coniugare la ripartenza economica del territorio con l'occasione storica per
gli operatori turistici di rilanciare il brand della Sila, non solo come quello
già importante di Aria più pulita d'Europa, ma anche come Luogo della vacanza
Sicura quindi come Luogo della Salute.
Tutto ciò va però
certificato e corredato da una vasta offerta di servizi ricettivi, ristorativi
e di svago che garantiscono le dovute distanze, ma allo stesso tempo possano
essere affiancate da efficaci piani di monitoraggio sanitario e di assistenza a
lavoratori e turisti.
Le misure dovranno
innanzitutto garantire la concessione gratuita di spazi pubblici all'interno
dei boschi, nelle aree adiacenti ai villaggi silani, che consentano agli
albergatori di offrire ai visitatori dei mesi estivi, la possibilità di
consumare pasti all'aperto, ma anche di vivere la Sila e le sue bellezze
naturalistiche, con i suoi sentieri, il trakking, l'orienting, il soft air,
l'equitazione, l'osservazione astronomica, ma anche la raccolta di piante
alimurgiche oltre che dei funghi, già inclusi nelle recentissime ordinanze
regionali, e poi ancora la pesca, il canottaggio e la balneazione utilizzando i
numerosi laghi silani.
Serve al più presto una
cabina di regia, che coinvolga prima ancora degli amministratori, i
professionisti sanitari che hanno competenze per indicare quali siano le misure
atte a garantire quanto esposto fino ad ora.
Il turismo lento può e
deve tornare di moda, ma allo stesso tempo serve un patto tra istituzioni
regionali ed enti locali, per avvicinare la Montagna ai servizi sanitari di
base.
Serve garantire la
presenza di medici di guardia, di presidi sanitari che hanno un ruolo
essenziale nell'assistenza ma anche nell'indirizzo verso le scelte che
localmente chi amministra i territori non ha a disposizione e che quindi rischia
di operare in modo poco equilibrato.
A tal proposito serve
anche costruire un piano di controllo sanitario costante, attraverso una
periodica verifica della immunizzazione sierologica tra i lavoratori delle
strutture ricettive e visitatori, oltre che pianificare attraverso una
valutazione del rischio epidemiologico facendo ricorso all'uso dei tamponi.
Insomma ci sono tutti i
presupposti per contribuire alla costruzione di un nuovo brand che sia legato
non solo purezza dell'aria e alla bellezza dei posti, ma anche alla loro
sicurezza e che ci consenta di parlare di Sila posto più sicuro d'Europa.
Insieme possiamo
farlo".
Marco Gentile di Articolo
Uno – Catanzaro.