Il parere su esami e
valutazione. Necessario un protocollo di sicurezza nazionale urgente,
dettagliato e prescrittivo per garantire la salute di personale e alunni
ROMA - Un protocollo di
sicurezza nazionale urgente, dettagliato e prescrittivo per garantire la salute
di tutto il personale coinvolto nell'esame di Stato e degli alunni, altrimenti
meglio svolgere l'esame a distanza. A chiederlo e' il Consiglio superiore della
pubblica Istruzione, che si e' espresso all'unanimita' sulle disposizioni che
il ministero dell'Istruzione si appresta a varare.
Il Consiglio, che si e'
riunito in modalita' telematica, ha chiesto anche di valutare gli alunni della
scuola primaria attraverso un giudizio e non con votazione espressa in decimi,
"cio' in ragione del fatto che la situazione emergenziale ha
particolarmente penalizzato l'apprendimento degli alunni di questo segmento,
per i quali l'interazione in presenza con i docenti di classe costituisce un
elemento determinante nei processi di apprendimento", spiegano i membri
del consiglio.
Il Cspi ha poi espresso
le sue perplessita' anche sugli esami di terza media "circa la
legittimita' costituzionale della misura che prevede la sostituzione dell'esame
di stato conclusivo del primo ciclo con la valutazione finale da parte del
consiglio di classe, disposizione che contrasterebbe con l'art. 33 comma 5
della Costituzione". Anche sui tempi descritti dal ministero, che
prevedono un esame svolto entro il termine delle lezioni, il Consiglio chiede
che sia lasciato alle scuole un margine di tempo maggiore per organizzare il
calendario.
Infine, il Consiglio ha
chiesto alla ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, provvedimenti tempestivi
per ridurre il numero minimo di alunni per classe e aumentare il personale scolastico
cosi' da garantire l'avvio dell'anno scolastico in sicurezza per alunni e
personale e la realizzazione efficace delle necessarie azioni di recupero e
consolidamento per gli studenti". (DIRE)
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