Anche nell'anno segnato
dal grave dolore del Covid, Soveria Simeri accoglie l'invito al ricordo
dovuto e necessario nei confronti delle vittime di Mafia, aderendo al flashmob
nazionale proposto dall'Anci e realizzato anche nel borgo presilano: Soveria
Simeri stende un lenzuolo bianco dalla finestra della casa comunale,
partecipando al minuto di silenzio scoccato alle 17.58, la tragica ora dello
scoppio della bomba sulla strada di Capaci, in cui sacrificarono la loro vita
per l'autorità dello Stato Giovanni Falcone, Francesco Morvillo e gli agenti di
scorta.
L'appuntamento del
funesto anniversario, ormai è entrato nell'immaginario collettivo come
l'occasione per commemorare tutti coloro che hanno perso la vita nella lotta
contro le mafie, e sempre più coscienze vengono smosse all'interno di intere
comunità che si stringono attorno alla compianta figura del Giudice Giovanni
Falcone per ribadire la riconoscenza a tutti coloro che hanno deciso di
combattere la piovra.
Una mobilitazione che a
Soveria parte ma non è più solo dei ragazzi della Prima o Poi Association, i
quali ribadiscono il loro impegno antimafia con questa ennesima iniziativa a
tema, condita dagli interventi dei propri giovani membri Antonio, Rossana,
Annarita, che ergeranno il futuro sui valori di legalità e cultura, ben
impressi nel disegno in copertina, realizzato dal giovane Giuseppe.
Ma una rivoluzione
partecipata che passa anche dal valoroso aiuto di adulti come Rocco, uno dei
fiorai del piccolo Comune, che ha deciso simbolicamente di donare a nome della
comunità due piantine da rinvasare vicino alla targa posta un anno fa in
Piazzetta Sarcone, sempre su invito della Associazione Prima o Poi, nella sua
pur breve storia attiva nella sensibilizzazione al tema della lotta alla
criminalità organizzata. Ed ancora esempio di impegno civico è la presenza
delle autorità civili dell'Amministrazione Comunale, in rappresentanza di uno
Stato che ha ben deciso e mostrato chiaramente da che parte stare. Commovente,
quindi, il lungo applauso che ha posto termine al minuto di silenzio iniziato
esattamente alle 17.58.
Pur nella difficoltà di
questi giorni, cogliere l'occasione di dire "Grazie" alla parte sana
di questo Paese martoriato, alle Forze dell'Ordine ed a tutti gli operatori
sanitari, è il più forte gesto per ricostruire dalla fondamento questo Stato,
più forte di ogni cosa solo quando è unito. Ora, più che mai, è il momento di
non dimenticare.