CATANZARO – 27GIUGNO 2020. Accesso al bando
“Riapri-Riparti Calabria” per molti ma non per tutti, sicuramente non per i
fotografi che hanno visto il proprio codice Ateco escluso. Stessa sorte è
toccata a categorie come i titolari delle lavanderie o autoriparazioni,
meccanici e gommisti che sebbene autorizzati a rimanere aperti nel periodo del
lockdown, sicuramente non hanno potuto svolgere il proprio lavoro per mancanza
di clienti. A contestare la scelta di escludere queste categorie dall’accesso
al bando della Regione Calabria è il segretario provinciale di Confartigianato
Catanzaro, Raffaele Mostaccioli, che interroga i vertici della Cittadella
regionale sulle ragioni che hanno indotto a questa scelta, invitando la Regione
a cambiare rotta. Una posizione rafforzata dalle richieste dei coordinatori
della categoria dei fotografi, Nino Bronzi e Alessandro Garzanti che hanno
chiesti l’intervento della presidente della Regione, Jole Santelli, con un
accorato appello affidato ad una lettera. “Vista l’attuale emergenza
sanitaria a causa del COVID-19, vuole portare a conoscenza le attuali
difficoltà che il settore fotografia e in particolar modo la fotografia
matrimoniale/cerimonia/eventi sta subendo – si legge nella lettera -. Già nel
Decreto del Presidente del Consiglio dell’11 marzo 2020 e 22 marzo 2020
nell’allegato 1, è indicato come macro categoria il codice Ateco 74 “Attività
Professionali scientifiche e Tecniche” come attività strategiche.(Codice
Ateco per attività fotografica 74.20). Non essendo chiaro il DPCM molti di noi
sono rimasti chiusi anche perché, a causa di questa emergenza, continuamente
abbiamo avuto chiamate di disdette/annullamenti dei servizi precedentemente
fissati per questo anno corrente: matrimoni, battesimi, comunioni, 18esimi
compleanni, saggi di danza, lauree, eventi sportivi, e così via che non si sono
potuti realizzare per il lockdown
imposto dal governo. Per questo motivo il 95% del nostro lavoro di questo anno
è andato in fumo. Del resto perché dovevamo restare aperti quando nessuno
poteva spostarsi e tutte le attività erano bloccate?”.
“In televisione – si legge ancora Bronzi - si parla di
ristoranti, parrucchieri che condividono il nostro problema, ma non di noi.
Visionando il decreto “riapri/riparti Calabria” pubblicata sul sito della
nostra Regione ci siamo accorti con molto dispiacere che si rifà di nuovo
all’allegato 1 dei DPCMdel 11 e 22 marzo 2020 e che il nostro codice Ateco è
stato escluso dal provvedimento. Onorevole presidente – conclude la lettera
indirizzata a Jole Santelli - chiedo a nome di tutti i miei colleghi
professionisti del settore che venga inserito il nostro codice Ateco nel bando.
Non è giusto che il nostro settore fortemente danneggiato da questa emergenza
sanitaria sia escluso a priori da possibili aiuti economici. Siamo piccole
imprese che vivono di sogni e uno di questi è vivere nel territorio e per il
territorio come tutte le altre attività”.