CATANZARO – “Il Centro calabrese di solidarietà è una
eccellenza del terzo settore nella realtà calabrese. E questo grazie alla
professionalità e allo spessore umano di chi da anni si occupa del disagio
e dell’emarginazione giovanile, attraverso l’accoglienza, il prendersi cura e
l’attivazione di azioni di reinserimento sociale di soggetti svantaggiati quali
donne vittime di violenza, tossicodipendenti, alcooldipendenti, immigrati,
giovani disagiati e famiglie in difficoltà. In questi giorni difficili, il mio
pensiero e la mia sincera vicinanza va, oltre che alla presidente Isa Mantelli
e alla direttrice amministrativa, Vittoria Scarpino, in particolare a quegli
operatori che da giorni si recano al lavoro, nel settore Prevenzione sito in
via Fontana Vecchia, con l’ansia e la preoccupazione di trovare ancora una
volta porte scardinate, impianti elettrici manomessi, oggetti sottratti”. E’
quanto afferma il consigliere regionale del Partito democratico, Libero
Notarangelo, che esprime rammarico e preoccupazione in merito all’ennesimo
danneggiamento perpetrato ai danni del Centro calabrese di Solidarietà.
“Lavorare in queste condizioni, quando non c’è serenità
sufficiente per dare il meglio agli altri che sono in difficoltà e chiedono
aiuto e comprensione, richiede uno sforzo ancora più meritorio – afferma ancora
Notarangelo -. Al quarto tentativo di furto e scasso in pochi giorni, c’è da
chiedersi: ci troviamo davanti solo ad episodi ascrivibili alla dimensione
delle semplici bravate notturne firmate da ragazzacci alticci? Non è che per
caso dietro il polverone dei danneggiamenti seriali c’è la firma più importante
di qualcuno che viene infastidito dalla eccellente attività di recupero e
prevenzione del Centro calabrese di solidarietà? Sono interrogativi che alla
luce di quanto è accaduto in questi ultimi giorni trovano quanto meno una
ragionevole giustificazione. E’ arrivato il momento di mostrare vicinanza al
CCS – conclude Notarangelo - alla sua direzione, ai suoi operatori ed educatori
con azioni mirate a fare chiarezza, e a prevenire ulteriori danneggiamenti:
dall’attivazione di un adeguato sistema di videosorveglianza, al di là della
titolarità del caso, ad un potenziamento dell’azione di controllo, le
istituzioni devono fare la propria parte per evitare che lo sconforto abbia la
meglio, salvaguardando questo punto di riferimento importante per la comunità
calabrese, tutta”.