Il Coordinamento
Regionale Calabrese del Movimento 24 Agosto – Equità Territoriale, in una
lettera rivolge un appello alla Presidente della Regione Calabria, on. Jole
Santelli, in merito alle sue ultime dichiarazioni sull’accoglienza ai turisti
provenienti dalla Lombardia e dal nord Italia in generale
Ecco il testo della lettera:
Cara Presidente,
la Calabria ormai da qualche
settimana viaggia a ritmi bassissimi o quasi nulli di nuovi contagi. La
pandemia, intesa non soltanto in termini sanitari, ma anche e soprattutto in
termini psicologici, qui in Calabria sembra un ricordo, fortunatamente,
lontano. Eppure solo due mesi fa, cara Presidente, eravamo tutti
preoccupatissimi dei continui esodi dei nostri corregionali che per vari motivi
(studio, lavoro) dalla Lombardia, dal Piemonte, dall’Emilia Romagna si
accingevano a tornare qui in Calabria.
Tanto che Lei con diverse
ordinanze, ha inteso “restringere” l’esodo incontrollato alla partenza,
prevedendo la registrazione di chi rientrava, la quarantena obbligatoria e
controlli serratissimi. In quel periodo, lo ricordiamo benissimo, siamo stati,
come Movimento 24 Agosto – Equità Territoriale calabrese i primi a farLe i
complimenti per la efficiente gestione della crisi Covid-19.
Ricordiamo benissimo le
Sue affermazioni nelle varie trasmissioni televisive nazionali: “la
Calabria, con la sanità che si ritrova, non può permettersi assolutamente una
situazione pandemica ai livelli di altre regioni d’Italia”, e “i casi
registrati in Calabria sono tutti riconducibili ai rientri incontrollati
successivi al primo esodo” (quello per intenderci, successivo al Caso n. 1
di Codogno).
In quel periodo, inoltre,
a seguito di alcuni focolai verificatisi in alcuni paesini calabresi (San
Lucido in primis) Lei cara Presidente, ha prontamente reagito decidendo di
istituire la “Zona Rossa” in oltre una decina di paesi, giustamente,
aggiungiamo noi, contribuendo a delimitare la diffusione del virus.
Tutte queste azioni hanno
positivamente influito sul contenimento della pandemia nella nostra Regione,
portandola, ormai da molte settimane, ad un indice di contagio bassissimo (in
media sotto lo 0,20).
A distanza di due mesi,
Le chiediamo:
1)
la situazione sanitaria calabrese è cambiata?
2)
Possiamo permetterci una stagione turistica aperta a tutti indiscriminatamente
senza effettuare i necessari controlli e rischiare di vedere svanire tutti i
sacrifici che noi calabresi abbiamo fatto in questi mesi?
Purtroppo, la gestione
della pandemia in alcune regioni italiane da parte di alcuni presidenti (e
pensiamo soprattutto a Fontana) non è stata così limpida come si vuol far
credere, e nonostante la poca “limpidezza” – la denuncia della Fondazione
Gimbe è gravissima e se confermata significa che in Lombardia il numero degli
infetti è nettamente superiore a quelli ufficiali – la Lombardia, insieme
ad altre Regioni (Piemonte, Emilia Romagna, la provincia autonoma di Trento, la
Liguria) oggi non hanno una situazione epidemiologica così tranquilla da farci
dormire sonni sereni se, domani, una moltitudine di turisti (ce lo auguriamo,
poiché la Calabria senza turismo muore) invadesse (in senso buono) le nostre
spiagge, le nostre montagne, le nostre città .
Per cui, cara Presidente,
Le chiediamo di rimodulare il suo appello recente “accogliamo tutti a braccia
aperte” in “accogliamo tutti a braccia aperte, al vostro arrivo
controlleremo il vostro stato di salute, e se arrivate già controllati la
Regione Calabria vi offrirà pranzo e pernottamento”!
Confidiamo nel Suo buon
senso affinchè, anche stavolta, il nostro appello non cadrà nel vuoto.
Il
Coordinamento Regionale Calabrese
Movimento 24 Agosto – Equità Territoriale