
LA REGIONE APRE IL
CONFRONTO CON IL MONDO DELLA CACCIA
In Cittadella incontro
tra l'assessore Gallo e le associazioni venatorie. Sul tavolo la modifica della
Legge regionale 9/96 e del piano faunistico venatorio
Agricoltura - Catanzaro,
04/06/2020
Le problematiche e le
prospettive della caccia in Calabria sono stati i temi al centro del confronto
tra l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo ed i referenti delle
associazioni venatorie calabresi.
Il coordinamento delle
associazioni, in particolare, ha avanzato una serie di proposte convenendo con
l’assessore sulla necessità di lavorare in maniera sinergica alla
pianificazione ed alla programmazione degli interventi necessari per
ottimizzare l’attività venatoria in Calabria, puntando sulla modifica della
Legge regionale 9/96 e sull’aggiornamento del piano faunistico venatorio.
“La Legge regionale sulla
caccia – ha affermato Gallo - è obsoleta rispetto alla situazione ed alle
esigenze attuali del mondo della caccia e dei territori. Lavoreremo per
giungere alla formulazione di una proposta normativa da sottoporre
all’attenzione ed al vaglio del Consiglio regionale, possibilmente già a
Settembre. Per quanto ci riguarda, poi, ci adopereremo per giungere quanto
prima anche ad una attualizzazione del piano faunistico venatorio che, così
com’è, presenta diversi limiti”.
Traguardi da raggiungere,
ha sottolineato l’assessore, “nel dialogo costante con le associazioni
venatorie, la cui collaborazione ed il contributo sarà fondamentale per
imboccare e percorrere la strada giusta”.
Al centro dell’attenzione
anche la problematica dei cinghiali, rispetto alla quale ci si è ritrovati
d’accordo sull’opportunità di unire alla caccia di selezione un piano specifico
di gestione, attraverso una modifica della Legge Regionale. Su suggerimento
delle associazioni, inoltre, si agirà anche in sede di Conferenza Stato –
Regioni per proporre e sollecitare le istanze di modifica della L. 157/92 e
prolungare la durata del periodo della caccia in braccata, che resta
fondamentale per la gestione equilibrata della specie. Ancora, nella
discussione ha trovato spazio il bisogno di potenziare la funzionalità degli
Atc (Ambiti territoriali di caccia) e programmare ed incrementare la formazione,
puntando sui corsi per selettori e per guardie giurate.
“Sono certo che tutti
insieme – ha chiosato l’assessore - riusciremo a realizzare gli obiettivi che
ci siamo posti oggi per quello che costituisce un comparto dalle mille
potenzialità per la Calabria. La Regione, dal punto di vista amministrativo, si
impegna a semplificare procedure ed eliminare ritardi, anche per far si che nel
settore si immettano le risorse giuste nei tempi giusti”.
A tal riguardo, anche in
considerazione dell’enorme mole di lavoro, in aderenza a quanto peraltro
richiesto dalle associazioni, su indicazione dell’Assessore l’Ufficio Caccia
della Regione sarà potenziato.