"Non è una guerra tra
poveri, come qualcuno potrebbe pensare, bensì un ragionamento che vuole opporsi
alla semplicistica politica del gioco "rubamazzo", orientata a
conquistare posizioni a discapito di altri, superando gli interessi collettivi
che hanno una loro logica razionale nelle istituzioni. Bene ha fatto il sindaco
di Catanzaro a difendere il ruolo politico e amministrativo della CittÃ
capoluogo di Regione, opponendosi a quanti volevano espropriarla di una sua
prerogativa istituzionale (voglio ricordare che Catanzaro è ancora il capoluogo
di Regione). La forzata azione di alcuni politici del Crotonese e di altre
compagini, di far assegnare la sede della SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, BELLE
ARTI E PAESAGGIO a Crotone (sottraendola a Catanzaro), racchiude in sé la
debolezza della politica, che nasconde l'incapacità di organizzare il
territorio, non in base a singoli interessi, ma in base a strategie
territoriali tese al riequilibrio del territorio e al “diritto di
cittadinanza”. La Città di Crotone, merita per la sua storia un attenzione
speciale, che tutti con onestà intellettuale riconosciamo, ma non possiamo
nascondere l'assenza di una politica territoriale adeguata alle sue
potenzialità , che in circa 25 anni dalla sua istituzione ha portato, con una
politica autonomista, all’isolamento, anziché alla sua integrazione. Aldilà dei
campanilismi e delle accuse che possono essere mosse per giustificare lo
“strappo” di Crotone su Catanzaro, le due province sorelle, dopo la loro
formazione, non hanno mai condivido una progetto comune del loro sviluppo, ma
hanno agevolato il loro isolamento, al punto tale da non condividere nemmeno le
loro risorse. Da attento osservatore delle politiche territoriali, mi sarei
aspettato che i temi del dibattito fossero ben altri, non l'assegnazione di una
sede territoriale del MIBACT, bensì una strategia comune per integrare i
territori, realizzare il tanto atteso Polo archeologico “Antica Kroton”, il
collegamento veloce Catanzaro Crotone (nuova SS. 106), il rilancio
dell'aeroporto di Crotone a fini turistici, quale strumento necessario per
aprirsi all’Europa, la realizzazione della metropolitana
Crotone-Catanzaro-Lamezia ed altre prospettive comuni. Cambiamo atteggiamento,
lavoriamo per una visione strategica delle risorse territoriali, in cui
inserire tutti gli interessi in campo per lo sviluppo, che non siano
l’assegnazione di una sede istituzionale, ma il riconoscimento reciproco delle
potenzialità di un territorio che soffre ancora della sua illogica
“tripartizione”.
Il Presidente dell’Ordine
degli Architetti PPC della provincia di Catanzaro Arch. Giuseppe
Macrì