CATANZARO – “La crisi che
il Paese sta vivendo, oltre che per conseguenza del coronavirus, è certamente
frutto dell’inadeguatezza di una parte della nostra classe dirigente politica.
Difficoltà ataviche che si sono stratificate sotto gli occhi famelici di chi
continua pensare esclusivamente al proprio tornaconto personale. Basta guardare
all’attento operato della regione più povera in Italia, la Calabria. I nostri
consiglieri regionali si trovano d’accordo, in maniera bipartisan, nel compiere
le azioni più insensate per aumentare la distanza tra le istituzioni ed i
cittadini, che vedono ridurre sempre più le loro libertà e i loro diritti e di
contro aumentare i privilegi di politici senza scrupoli”. E’ quanto afferma
Fabio Guerriero presidente dei S&D e candidato Pd alle ultime regionali.
“Invece di dare le
risposte ai bisogni inaugurando una nuova stagione progettuale, dando sostegno
alle famiglie ed agli imprenditori impoveriti drammaticamente dalla crisi
odierna, gli amministratori nostrani, tutti insieme, vanno in senso inverso
votando all’unanimità la legge vergogna che garantisce loro i vitalizi anche
dopo solo qualche giorno di lavoro – afferma ancora Guerriero -. Il Partito
Democratico che, per vocazione e tradizione, dovrebbe rompere gli indugi e dare
un segnale forte, diverso dal silenzio vergognoso in cui commissari e segretari
provinciali si stanno nascondendo, ancora tace. Questo accade anche perché non
vi è più selezione all’interno dei partiti ma solo sudditanza ai potenti di
turno, così che la fedeltà e l’interesse di piccoli gruppi prevalgono sulla
competenza e sul bene comune”.
“I meriti ed i bisogni di
socialista memoria - dice ancora Guerriero - sono sostituiti in Calabria,
così come in Italia, dal servilismo e dall’interesse personale. Si eleggono
così inutili servi di portatori di interessi che candidano al posto loro la
qualunque, purché assumano subito l’impegno solenne di essere i loro
ventriloqui, senza dover dimostrare competenza alcuna, solo fedeltà . Così che
spesso troviamo all’interno delle istituzioni e dei partiti gente con il volto
perbene senza competenza alcuna, unicamente per supplire chi non può essere
candidato, con il fine di difendere esclusivamente i suoi inconfessabili
interessi, che spesso coincidono solo un lauto stipendio erogato dalle casse
pubbliche. Metodi di selezione della classe dirigente quanto più lontani dai
criteri di competenza e onestà ”.
“Con una selezione fatta
con questi crismi - continua Guerriero - i nostri deputati regionali votano
l’ennesima legge truffa (quella sui vitalizi) e qualcuno di loro non prova
vergogna nel dire che ha votato “senza capire”.
“Siamo noi a non capire
come faccia il Pd a rimanere ancora silente. Perché faccio un appello al Pd?
Perché il Pd è il mio partito ed è organizzato in coerenza con i dettami
costituzionali riferiti ai partiti e solo all’interno delle forme organizzate
di partecipazione alla politica si può fare vera selezione"
“Fatto è che forse il
Partito Democratico ha chiuso i portoni dimenticando aperte le finestre.
Finestre dalle quali si insinua con sempre maggiore veemenza la politica da
avanspettacolo che spesso si accompagna a figure professionali importanti che
potrebbero e dovrebbero essere di garanzia ed invece sono proprio coloro che
per accaparrarsi un consenso anche di dubbia provenienza svendono un partito,
un’idea, una regione, supinamente piegati al loro personale disegno – conclude
Guerriero -. Ci si desti. Si tracci un solco profondo tra questi figuranti, i
loro suggeritori, i loro sodali pseudo illuminati da una parte e la Politica delle
competenze dall’altra che c’è anche nel Pd e va solo valorizzata. Solo così la
Calabria potrà vedere la luce dopo le tenebre in cui taluni soggetti ci hanno
rilegato. Al Pd, ancora una volta, tocca fare il primo passo e prendere
concretamente le distanze da uomini ed atteggiamenti che nulla hanno a che
vedere con la nostra cultura, prima che sia troppo tardi”.