Ritorniamo sulla storia
delle cinque piante di pomodoro e invitiamo tutti coloro che hanno pensato di
averci beccato in fallo di rileggere attentamente la notizia, magari con il ditino come si usa alle scuole elementari e scandendo le sillabe per capire bene quello che era scritto nell'articolo.
Noi abbiamo scritto che “Nei giorni scorsi un rumeno, assegnatario di
una casa popolare, è stato costretto ad estirpare immediatamente 5 (cinque)
piantine di pomodoro che aveva messo a dimora in una aiuola antistante gli
alloggi popolari.
Il rumeno, per evitare
il paventato ritiro dell’assegnazione della casa, ha preferito estirpare subito
le piantine ed ha ubbidito all’ordine ricevuto.”
Quanto scritto è assolutamente
vero per i seguenti motivi:
- Le piante erano state messe a dimora e questo è confermato da tutti:
- Le piante erano 20 secondo qualche nostro contestatore e noi abbiamo scritto il vero perché 5 piante c’erano e quindi non abbiamo esagerato nel numero perché 5 è un sottomultiplo di 20:
- Il Rumeno è stato costretto a prendere la decisione di estirpare le piante dalla contrarietà di due vicini per come ha scritto su Facebook
- Le piante non ci sono più perché il rumeno “ha preferito estirparle” verità assolutamente confermata dal rumeno che scrive che la decisione è stata sua per come da noi scritto: ha preferito estirparle piuttosto che continuare a coltivarle;
- Scrivere che “il rumeno per evitare il paventato ritiro dell’assegnazione della casa” non significa che lo stesso è stato minacciato perché il verbo paventare significare TEMERE. quindi noi non abbiamo scritto di minacce e di autori di minacce;
- Il rumeno ha ubbidito a quanto chiesto dai vicini ai quali non garbavano le piante
Avendo noi scritto cose
assolutamente vere e senza minimamente accennare
a minacce di altri condomini o di amministratori comunali invitiamo chi, nella
foga di difendersi di accuse che noi non abbiamo mai rivolto, non ha tenuto
conto del detto antico “SCUSA NON RICHIESTA, ACCUSA MANIFESTA” ad astenersi da ulteriori commenti.
Il Sindaco, l’amministrazione,
gli assessori secondo noi non dovevano scusarsi di niente perché noi non li
abbiamo tirati in ballo per nessun motivo e nell’agitarsi molto, insieme con i fiancheggiatori, hanno dato modo a tanti di pensare cose che noi non ci siamo mai sognati di scrivere.