
Nel corso della seduta odierna del Consiglio Comunale il consigliere Romano Cerra, prima di abbandonare l'aula in polemica con la maggioranza in segno di protesta contro il modo arrogante di amministrare della maggioranza, ha svolto un intervento molto duro e preciso sulla situazione amministrativa del Comune.
Riportiamo integralmente l'intervento:
"Per poter affrontare la discussione in modo chiaro, ed
arrivare a capire il mio comportamento nella seduta odierna del Consiglio,
bisogna che articoli il ragionamento. Lontano è il tempo in cui l’attuale
sindaco, sia da solo che insieme ad altri consiglieri di minoranza, difendeva
strenuamente il diritto dei consiglieri ad avere la possibilità di espletare il
proprio mandato contro maggioranze che negavano l’accesso a documenti e ad atti
del Comune. Viviamo una esperienza amministrativa più unica che rara sotto
questo aspetto. Il sindaco, oggi che è maggioranza, evidentemente, ha cambiato
idea su quelle che sono le prerogative e i diritti dei consiglieri di minoranza.
Non solo non permette ai consiglieri l’accesso ai documenti e agli atti del
comune ma nasconde anche atti ufficiali, come, per esempio, le varie richieste
pervenute da enti superiori, quali Ministero, Corte dei Conti, Prefettura, solo
per citarne alcuni. Insieme ai suoi consiglieri di maggioranza interpreta leggi
e regolamenti a proprio uso e consumo. Penso che, da questo punto di vista, ha
superato abbondantemente, in senso negativo, tutte le maggioranze, incluse quelle
che criticava aspramente. Si potrebbe benissimo dire, con le dovute
proporzioni, che siamo in presenza di una gestione del potere stile sud
americano, desaparecidos compresi, che ben si addice all’appartenenza politica
del sindaco. Si è adoperato personalmente e insieme a qualche suo consigliere
in tentativi di intimidazione con l’intento di tacitare il dissenso dei
consiglieri di minoranza. Ancora peggio, persone vicine alla maggioranza hanno
tentato di screditare la vita privata di alcuni consiglieri e su questo non ho
sentito nessun consigliere di maggioranza prendere pubblicamente le distanze
tranne qualcuno che ha mostrato solidarietà in privato. Personalmente non ho paura di nessun tipo di
intimidazione. Accetto volentieri lo scontro politico anche duro, ma la vita
privata delle persone rappresenta un limite invalicabile, questo modo di fare
non fa parte assolutamente della mia cultura, ma al tempo giusto e nei luoghi
deputati tutti avranno una risposta. Siamo,
però, in democrazia in cui uno dei principi fondamentali è, appunto, quello che
si chiama alternanza democratica, quel principio che ha fatto sì che l’attuale
sindaco da minoranza diventasse maggioranza. Chiaramente come tutte le
maggioranze che hanno governato il paese, proprio in base al principio suddetto,
anche questa è a termine e, per fortuna, non è eterna.
Giova evidenziare che i metodi di gestione, con annessi e
connessi, tendono ad emergere quando si crea una discontinuità politica nel
comune.
Anche se di poco interesse, vi comunico che considero
terminata questa esperienza dal punto di vista dell’aggregazione di persone non
omogenee e di diversa estrazione politico – culturale. Sto lavorando per
costruire un gruppo omogeneo che possa guidare il cambiamento necessario al nostro
comune, dal punto di vista politico e sociale.
Ma torniamo a noi. Una convocazione di consiglio con un
ordine del giorno così corposo, senza tra l’altro convocare la conferenza dei
capigruppo, penso sia anche questa una novità assoluta, magari si dirà che è
stata colpa della pandemia. Il decreto Cura Italia ha derogato molti
adempimenti degli enti locali, tra cui l’approvazione del bilancio consuntivo,
slittata al 30 giugno e l’approvazione del bilancio di previsione e delle
tariffe slittata a fine settembre. La prima scadenza non l’abbiamo rispettata,
visto che oggi 5 agosto sono abbondantemente scaduti i termini per
l’approvazione mentre, la seconda, addirittura la anticipiamo! Praticamente
votiamo tutto oggi cosi che questo sarà, salvo scadenze inderogabili, l’ultimo
o al massimo il penultimo consiglio comunale che affronteremo nel 2020, per
evitare il problema di un doppio voto sui bilanci? O per non disturbare il
manovratore?
Di conseguenza, in segno di protesta contro il modo arrogante
di amministrare di questa maggioranza comunico che da questo punto abbandono
l’aula e non partecipo a nessuna votazione perché non sono più disponibile ad
essere preso in giro da persone che stanno portando il nostro Comune nel
baratro più assoluto."
Decollatura 5 agosto 2020
Consigliere
Romano Albino CERRA