Decollatura: I Promotori di Lista Unica con una lettera aperta, indirizzata ai vertici della Cooperative Atlante – Soggetto che ha in appalto il Progetto Siproimi ex Sprar finanziato al Comune di Decollatura - ed ai lavoratori che da mesi non percepiscono lo stipendio , ribadiscono che la responsabilità dei mancati pagamenti è da attribuire esclusivamente ad alcune persone da individuare fra quelli della cerchia che allegramente hanno gestito un mare di soldi senza alcun risultato concreto per quanto riguarda l’integrazione dei poveri migranti nella realtà decollaturese.
Si allega Il Testo della lettera
Lettera aperta al
Presidente ed ai dipendenti della Cooperativa Atlante
Gentili signori
Il post su Facebook di Mauro De
Grazia, e altri segnali trasversali che da tempo ci sono pervenuti, ci hanno
fatto capire che Il Sindaco di Decollatura la sua giunta stanno cercando di
scaricare su noi due le loro difficoltà a pagare gli ultimi mesi di gestione
del progetto Siproimi (EX SPRAR) magari perché hanno utilizzato le somme
trasferite dallo stato per altri pagamenti o perché non esiste alcuni incarico
formalizzato nei modi di legge e nessun
contratto che fissi i patti e le condizioni e i risultati da raggiungere per
definire il servizio attuato e liquidabile.
Noi comprendiamo che il mancato
pagamento per un servizio espletato per 6 mesi (sulla cui efficacia noi abbiamo
molti dubbi mentre sull’assenza assoluta di controlli da parte del comune abbiamo
l’assoluta certezza perché la responsabile dell’area interessata asserisce di
non avere contezza del servizio e si dichiara del tutto estranea all’appalto in
questione) procuri alla Cooperativa problemi ed anche ai dipendenti che
aspettano di essere pagati da mesi (questo aspetto fra l’altro ci appare
assolutamente censurabile perché una impresa – sia pure cooperativa – per poter
gestire un appalto deve avere risorse economiche tali da garantire il salario
dei lavoratori la cui erogazione non può essere elemento di pressione o di
ricatto morale sull’Ente appaltante) ma con estrema franchezza vi invitiamo a
tenerci fuori, evitando chiacchiere e dicerie sul nostro conto, dall’attuale
situazione esplosiva che è stata creata dai vertici delle Cooperative Promidea
ed Atlante insieme ed in perfetta collaborazione con la responsabile dell’area
amministrativa e finanziaria del Comune e con il tacito assenso dei Sindaci
Cardamone e Brigante e nella piena consapevolezza dei dipendenti (assunti senza
alcun bando pubblico e successiva selezione per comparazione di curriculum) che
in quanto “beneficiati” sono stati accondiscendenti, senza pretese e del tutto
degli autentici pretoriani a sostegno elettorale nel 2016 del Sindaco Cardamone
(sostenuto dalla responsabile del servizio)
e nel 2018 della dott.ssa Brigante, sempre sostenuta dalla Responsabile.
In particolare avete messo in atto le
seguenti condotte, alcune censurabili dal punto di vista morale ed altre del
tutto dal punto di vista della responsabilità amministrativa, contabile e
penale:
L’avvio del Progetto SPRAR
a Decollatura è avvenuto con un affidamento diretto alla cooperativa Promidea
nonostante la legge prevedesse senza ombra di dubbio una procedura ad evidenza
pubblica (gara fra più soggetti a seguito di bando pubblico):
Dopo un certo periodo
dall’affidamento diretto firmato dalla responsabile il di lei figlio è stato
assunto dalla Cooperativa, quale mediatore legale e quindi anche responsabile
del disbrigo delle pratiche in Comune, creando
una situazione di incompatibilità morale e sostanziale vietata dalla legge;
In data 27/07/2017
(verbale n. 5646 gara amministrativa; verbale n. 5059 gara tecnica ed
economica) si è svolta la gara per l’affidamento del servizio per gli anni
2017, 2018 e 2019 ed in data 01/08/2017 con determinazione del responsabile
della CUC si prendeva atto della proposta di aggiudicazione in favore della
Cooperativa Sociale Atlante con sede in Cosenza. La determinazione della CUC è stata recepita
dalla Responsabile del servizio del Comune di Decollatura con determina n. 81
del 27/07/2018 (dopo un anno esatto e solo dopo la cessazione a giugno
2018 dell’incarico di commissario del
Comune della Dott.ssa Rotundo che noi dubitiamo essere stata informata di una
proroga informale fuori da ogni regola e così lunga alla Cooperativa Promidea e del fatto che dal 1 gennaio 2018 nei fatti
il personale è stato pagato dalla cooperativa Atlante e noi pensiamo anche
tutti i fornitori, essendo avvenuto un subentro ufficioso nella gestione del
servizio.
Il contratto, il cui
schema è allegato alla determina di approvazione dell’esito della gara e di
affidamento dell’appalto non è stato mai rogato e la Cooperativa Atlante ha
svolto il lavoro nell’anno 2018 e 2019 senza avere un incarico valido e
impegnativo per il comune.
Il contratto non è stato
mai rogato perché la responsabile del servizio era in una situazione di
acclarata incompatibilità per la presenza del figlio fra i dipendenti
dell’Atlante con le mansioni di responsabile delle pratiche legali;
Il presidente della
Cooperativa, evidentemente consapevole che la gestione dell’appalto necessitava
assolutamente della stipula del contratto ha inviato vari solleciti e due Pec ma non ha fermato le attività e noi non sappiamo
chi gli ha ordinato di continuare assicurandogli che poi il servizio sarebbe
stato pagato. Alla data odierna la normativa prevede che per le prestazioni
prive di regolare impegno la responsabilità è personale del Dirigente o
dell’Amministratore (Sindaco o Assessore) che ha autorizzato la Cooperativa a
continuare nell’appalto;
Il 3 gennaio 2020 la
Giunta Comunale ha adottato una deliberazione, oggetto di contestazione e di
denuncia alla procura della repubblica di Lamezia Terme per il falso commesso nel
pubblicare un verbale non redatto dalla segretaria Amatruda e con modifiche
rispetto al contenuto della proposta di deliberazione passata in Giunta. Con la
deliberazione del 3 gennaio la Giunta comunale ha prorogato l’affidamento
dell’appalto alla cooperativa Atlantide ma tale delibera è nulla poiché la
Giunta non è competente ad affidare l’appalto essendo la parte gestionale di
esclusiva competenza della responsabile del servizio.
Il Contratto tra il
comune e la cooperativa Atlantide non poteva essere prorogato per il semplice
motivo che non è stato mai stipulato e di conseguenza come si può prorogare un
contratto inesistente? L’inesistenza del contratto è dimostrata dal fatto che “In data 11.04.2019 e 20.12.2019 la suddetta
Cooperativa inoltrava via pec dei solleciti al responsabile del Servizio
affinchè si procedesse alla stipula del contratto” (Citazione testuale
della delibera della Giunta Comunale n. 52 del 24 luglio 2020). Anche se fosse
stato stipulato il contratto non poteva essere prorogato il 3 gennaio perché
l’appalto e l’eventuale contratto duravano fino al 31 dicembre e per norma di
legge i contratti possono essere prorogati solo nel periodo di vigenza;
La cooperativa Atlantide
ha gestito il Progetto Siproimi nel periodo 1 gennaio 30 giugno senza alcun
incarico valido: l’eventuale incarico a voce fa ricadere la responsabilità su
chi ha autorizzato in assenza di un
preciso e regolare impegno scritto supportato da delibera di indirizzo e
determina di attuazione emanata dal responsabile del servizio competente.
Dopo la pseudo proroga di
gennaio è stato assunto dalla Cooperativa Atlante, ed è impegnato nel progetto, uno dei candidati della lista del Sindaco
Brigante non eletto nelle elezioni di giugno 2018;
Nel periodo fra giugno
2018 e luglio 2020 sono è stato fornitore del comune il marito del Sindaco ed
il promotore della lista del Sindaco;
Alcuni pseudo stage, sui
cui risultati formativi ci riserviamo di richiedere in Consiglio Comunale
ulteriori chiarimenti) sono stati praticamente effettuati mettendo a
disposizione alcuni rifugiati del Progetto Siproimi di Aziende di parenti
strettissimi del Sindaco, che hanno potuto usufruire di operai a gratis;
Un Dirigente della
Cooperativa è intervenuto in occasione dell’approvazione del Bilancio
del comune per cercare di rabbonire un consigliere che aveva intrapreso un
percorso di dissidenza rispetto alla maggioranza Brigante;
In data 24 luglio è stata
adottata una delibera di giunta, nel tentativo di sanare il papocchio sopra descritto, che nei
fatti certifica che quanto scritto sopra è la pura e semplice verità. Tale
delibera non può sanare la mancanza del contratto per gli anni 2017, 2018 e
2019 e per il periodo 1 gennaio 2020 – 30 giugno 2020 perché la Giunta non ha tali competenze. Che
il progetto è stato portato a termine correttamente (raggiungendo i risultati
previsti e lo standard di qualità minimo, oltre all’esecuzione di tutte le
attività previste) deve risultare da verifiche effettuate dal RUP e dal
Responsabile del Servizio competente, e riassunte in una relazione tecnica
allegata alla proposta di deliberazione, e non da una generica dichiarazione
inserita nel corpo della delibera.
Nella speranza di essere riusciti a
farvi capire la gravità della situazione che è stata creata, per la
superficialità e l’incompetenza delle persone che in comune si sono occupate
della gestione del progetto, restiamo a disposizione per eventuali altri
chiarimenti (anche in contraddittorio in un incontro pubblico che noi vi
proponiamo di organizzare a Decollatura al più presto) distintamente vi
salutiamo e vi preghiamo di non parlare molto di noi due perché le
responsabilità degli attuali mancati pagamenti sono da attribuire ad alcune
persone determinate che appartengono alla cerchia di quelli che allegramente
avete gestito un mare di soldi senza alcun risultato concreto per quanto
riguarda l’integrazione dei poveri migranti.
Saluti
Mari Perri
Gigi De Grazia
P.S. La presente lettera è stata
inviata a:
- Ministero dell’Interno – Servizio
Siproimi
- S.E. Il Prefetto di Catanzaro
- Responsabile Progetto Siproimi
presso la Prefettura di Catanzaro
- Guardia di Finanza di Lamezia Terme
- Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Lamezia Terme
- Presidenza della Giunta Regionale
della Calabria
- Presidente del Consiglio Regionale
della Calabria
- Parlamentari Calabresi e
Consiglieri Regionali della Calabria
- Sindaci della Calabria
La decisione di inviare questa
lettera alle autorità sopracitate, e di divulgarla anche a mezzo stampa, è
scaturita dal fatto che un servizio “così ben gestito” è giusto che sia portato
a conoscenza di tutti, anche di autorità che potranno approfondire aspetti
particolari.
Precisazione delle ore 15,47 del 31 agosto 2020: per quanto riguarda l'intervento del dirigente sul consigliere dissidente si precisa che per un refuso non è stata inserita la frase corretta che è : "Un Dirigente della Cooperativa ha telefonato ad un consigliere ex dipendente della cooperativa, in occasione dell’approvazione del Bilancio del comune, per dirgli che Il Sindaco gli aveva chiesto di intervenire perchè il consigliere i votasse a favore ma che a lui non è che gli importava molto."