Il Presidente del C.O.A. di Catanzaro, Antonello Talerico, ha diffuso un documento, firmato dai sette presidenti degli Ordini degli Avvocati del Distretto di Catanzaro, con il quale si ribadisce la gravità della decisione di non estendere il piano vaccinazioni ad una categoria altamente esposta come quella dei professionisti forensi e si preannunciano eventuali azioni a tutela degli avvocati.
Riportiamo integralmente il testo del documento:
"Il silenzio delle
Istituzioni regionali sul tema vaccinazioni è allarmante, nonostante le plurime
sollecitazioni pervenute per avere chiarimenti e/o estensione del piano
vaccinazione a tutte le categorie rientranti nel comparto Giustizia.
Ed invero, gli Ordini
degli Avvocati del Distretto di Catanzaro (composto dai COA di Catanzaro,
Castrovillari, Cosenza, Crotone, Lamezia Terme, Paola, Vibo Valentia), hanno
sollecitato il Presidente della Regione Calabria ed il Commissario ad acta
della sanità calabrese, dott. Guido Longo, affinchè si procedesse alla
estensione della vaccinazione anche per la categoria degli Avvocati che
rientrano certamente nel comparto Giustizia, nell’ambito del quale magistrati e
cancellieri sono stati ricompresi senza alcun sollecito, essendo in corso per
queste due categorie il piano vaccinazioni.
Oltre a ciò è stato
evidenziato al Commissario ad acta, dott. Longo, con apposita comunicazione del
Distretto, che con la propria nota prot. n. 99247 del 02.03.2021, lo stesso
dava atto della estensione del piano vaccinazione al comparto Giustizia,
limitatamente, però, al personale degli Uffici Giudiziari e non anche
all'Avvocatura.
In tale quadro gli Ordini
forensi chiedevano sia al Presidente Spirlì, sia al Commissario, Dott. Longo,
un incontro urgente, ovvero l’estensione del piano vaccinazioni ad una
categoria altamente esposta, in quanto per la stessa non solo non possono
trovare applicazione lo smart working o modalità operative tali da garantire le
distanze di sicurezza, ma addirittura in più circostanze si è stati costretti a
rilevare nei vari Uffici Giudiziari dei veri e propri assembramenti (basti
pensare al processo “Rinascita Scott” che si sta celebrando nell’Aula Bunker di
Lamezia Terme) determinati da varie criticità logistiche ed organizzative
(anche rispetto alle quotidiane udienze civili e penali dell’intero Distretto).
Oltre a ciò va ricordato
che gli Avvocati svolgono attività rientranti tra quelle essenziali in quanto
connesse al sistema Giustizia, poiché partecipano alle udienze (in quanto parti
essenziali e necessarie) al pari dei magistrati e dei cancellieri. pag. 2
Ed anzi l’Avvocatura è
costretta anche a circolare e frequentare tutti quegli Uffici anche non
giudiziari, comunque necessari per adempiere alle attività connesse alle
finalità difensive e professionali.
L’esercizio delle
attività difensive implica anche quello di incontrare i propri assistiti, anche
quelli detenuti.
Da ciò ne deriva un
chiaro ed evidente interesse pubblico (tutela della salute) e non già di
categoria, che rende ancora più incomprensibile l’esclusione dell’Avvocatura
dal piano vaccinazioni.
Sennonchè, in tale quadro
sia la Regione Calabria, sia il Commissario ad acta della sanità calabrese,
hanno gravemente omesso ogni tipo di riscontro financo rispetto alle note agli
stessi inoltrate da altri Enti pubblici quali sono per l'appunto i Consigli
dell’Ordine degli Avvocati.
Del resto, altre Regioni
d’Italia (Sicilia, Puglia, Toscana, Campania, etc…) decidendo di vaccinare
tutte le componenti appartenenti al comparto Giustizia avevano de plano
ricompreso anche l’Avvocatura, tra le categorie più altamente esposte.
In ragione di ciò tutti i
Consigli del Distretto di Catanzaro valuteranno se attivarsi nelle sedi
giudiziarie più opportune, affinchè venga riconosciuto pari dignità e diritto
alla vaccinazione con priorità, che le istituzioni calabresi hanno voluto
limitare soltanto ad una parte delle categorie che appartengono al sistema
giustizia, escludendosi solo l’Avvocatura.
Gli Ordini del Distretto
precisano che deve comunque riconoscersi massima priorità alle categorie
fragili, con patologie e disabilità gravi, sottolineandosi che tutti i soggetti
con disabilità dovrebbero essere incluse nelle categorie prioritarie del piano
vaccinale, tenendo conto anche di elementi estranei al mero rischio clinico,
ciò in quanto legati alle enormi difficoltà riscontrabili nel mantenimento
delle misure di distanziamento, nelle attività di testing, nel rispetto
dell’isolamento e della quarantena domiciliare o nella gestione di un eventuale
ricovero in caso di contagio."
Presidente COA Catanzaro
Avv. Antonello Talerico
Presidente COA
Castrovillari Avv. Roberto Laghi
Presidente COA Cosenza Avv.
Vittorio Gallucci
Presidente COA Crotone
Avv. Tommaso Vallone
Presidente COA Lamezia Terme Avv. Dina Marasco
Presidente COA Paola Avv.
Mario Pace
Presidente COA Vibo
Valentia Avv. Francesco De Luca