Quanto insomma costi
semplicemente fare il proprio dovere in una terra purtroppo marcia e corrotta
fin nel midollo. Io, però, pur essendo a conoscenza dei gravissimi rischi, non
soltanto di natura professionale, a cui andavo incontro non mi sono di certo
tirato indietro.
E l’ho fatto, pur come
premesso a prezzo di notevoli sacrifici personali, ma conscio del fatto che
dopo aver tutelato la maggior parte dei dipendenti regionali al lavoro nel
Dipartimento della Protezione Civile, di cui avevo l’onore e l’onere della
direzione, avrei anche dovuto salvaguardare, nei limiti del mio ruolo come
ovvio, tutti i cittadini calabresi. Minacciati, prim’ancora che dalla più
potente consorteria malavitosa del mondo, dai suoi fiancheggiatori in giacca e
cravatta.
Politici e professionisti
insospettabili che tentano di infiltrarsi in tutti i gangli della società
civile e, soprattutto, del potere istituzionale."