Si respira aria fresca alla prima assemblea organizzativa della “Primavera della Calabria”! Una assemblea molto partecipata, libera da conformismi e procedure eterodirette, che ha dato libero spazio a idee, opinioni, punti di vista come a prospettive concrete per costruire un percorso di reale rinnovamento politico e, soprattutto, una idea di Calabria che guardi al futuro. “Un campo largo della sinistra,” secondo Anna Falcone, ispiratrice del Laboratorio, “che lavori concretamente sul territorio, facendo emergere idee, talenti, buone pratiche e soluzioni innovative ai problemi più urgenti della Calabria: sanità, lavoro, transizione ecologica, investimenti e Recovery Fund”. Ma non solo: la Calabria, ultima Regione d’Italia, può diventare un modello di svolta e di ritorno alla partecipazione politica per tutto il Paese. A condizione che si cambi completamente pagina, a partire da quelle classi dirigenti che l’hanno venduta e persa.
Per
questo motivo, il laboratorio intende dare voce ai calabresi e a quanti
vogliano far arrivare questa stessa voce, libera e autorevole, ai tavoli
nazionali in cui si sta decidendo il nostro futuro. E non solo, il Laboratorio
nasce anche per partecipare attivamente al più generale ripensamento e
riorganizzazione di tutto il centro-sinistra. Per far questo vogliamo riportare
la politica ai cittadini e al suo ruolo democratico: la soluzione dei problemi
presenti e la costruzione della società futura. E la pandemia può essere l’occasione
per proporre un modello di sviluppo e riorganizzazione del lavoro e dei
territori più “glocal”, per un modello di vita più sano e dignitoso, che
restituisca più tempo e più spazi, anche di partecipazione, a tutti. Ripartiamo
dalle risorse del nostro territorio e dalle persone in primis, riportando alla
politica attiva quanti se ne sono allontanati. "Io sono un uomo
qualunque" ha esordito con schiettezza e passione uno dei partecipanti: un
pensiero umile e potente al contempo, che dimostra la voglia di partecipazione
di tanti e la capacità delle esperienze realmente aperte e democratiche di
catalizzare energie positive del territorio. In questa frase è racchiuso il
senso di questa avventura corale. Il mettersi in gioco senza se e senza ma, con
le potenzialità di ognuno.
In
tal senso il laboratorio intende lavorare innanzi tutto sulle nuove generazioni
e quanti sono stati costretti a lasciare la nostra terra: molti, infatti,
nell’assemblea di ieri, gli interventi di giovani e tante “eccellenze”
calabresi, collegatesi anche da altre Regioni d’Italia e dall’estero.
Oltre ai temi centrali del welfare – salute, lavoro, istruzione – si è parlato
di ecologia, infrastrutture, digitalizzazione, turismo, agricoltura bio, reti e
trasporti, fondi UE, ricerca, innovazione, economia della conoscenza,
internazionalizzazione, riforma della P.A., diritti delle donne, inclusione
sociale, economia circolare, servizi pubblici, storia e cultura, migrazioni,
apertura euromediterranea. Tutti temi che verranno trasformati in proposte da
specifici tavoli tematici, che lavoreranno accanto a chi si preparerà ad
affrontare con una partecipazione attiva le prossime elezioni regionali.
Talento, partecipazione, passione, impegno e concretezza, partendo
dall’esperienza di ognuno e dalle buone pratiche di singole realtà e territori,
per non lasciare indietro nessuno e dare “ali” alla straordinaria voglia di
futuro e di un nuovo corso politico emersa nella riunione. Lavoriamo per una
nuova Calabria, che rivendichi un ruolo da protagonista nel Paese e nella sua
realtà euromediterranea. Già dalla prossima settimana, verranno organizzati
nuovi incontri, gruppi di lavoro e unità territoriali aperti a quanti vorranno
partecipare al laboratorio e alla costruzione del futuro della nostra Regione.
#primaveradellacalabria
#liberatelerondini