Catanzaro – L'Associazione Universitaria Eureka dell'Università Magna Graecia di Catanzaro, si sta battendo in questi giorni per una giusta causa, ovvero la riapertura e quindi rinascita, il riuso, la riqualificazione del Centro Polivalente che si trova alle spalle del policlinico dell'Ateneo, con la possibilità di riorganizzare sapientemente uno spazio al momento inutilizzato, per eventi culturali che spazierebbero dalla musica al sociale, all'educazione, a corsi dedicati per l'ingresso nel mondo del lavoro. L'intento è quello di creare più esperienze possibili di apprendimento e formazione; una struttura aperta alla partecipazione e che stimoli l'attivismo.
Gli interventi e le attività all'interno del Centro, sul quale l'associazione sta già discutendo, consentiranno in primis il contrastare l'isolamento e l'emarginazione sociale, a seguire, il lassismo e il non essere partecipativi alla vita del campus a tutte quelle opportunità di socializzazione e confronto, oltre le aule di studio. Tutto questo, per rendere concreti i principi su cui si basa l'associazione stessa: idee, sogni, emozioni progetti. Verso questa direzione, studiare significherebbe mettersi in gioco.
L'Associazione si rivolge all'istituzione universitaria nella persona del Magnifico Rettore affinché, egli prenda consapevolezza di questa occasione, un vantaggio per garantire non solo benessere collettivo tra gli studenti ma anche la possibilità che questi stessi, possano mettere in piedi grandi idee perché supportati.
Riqualificare questo spazio, darà nuovo lustro al Campus, sarà l'inizio di un innovativo ciclo di vita della città universitaria, tenendo bene a mente che lo "spazio" è una risorsa limitata in una città , e allora perché tenere delle aree abbandonate?
I rappresentanti dell'Associazione, chiedono risposte concrete, a gran voce reclamano che si possa concertare insieme, una strategia di rigenerazione e si creda fortemente, nel potere del costruire un'area universitaria realmente attiva.
In questa prospettiva, l'Associazione EUREKA è sempre più convinta del fatto che un campus debba essere a misura di studente. Un approccio progettuale, ricco di azioni per valorizzazione questa realtà , farebbe emergere connessioni, garantirebbe fruibilità , fare gruppo e voglia di iscriversi all'UMG, non più un dormitorio come spesso oggi, viene descritto ma, una città in cui vivere, studiare, confrontarsi, divertirsi, rigenerarsi vedere il futuro oltre la semplice immaginazione.
Gennaio, 25 2023
Manuela Molinaro
Redazione Centro Calabria News