Nonostante i tanti salvataggi miracolo, la speranza svanisce dopo due settimane dal devastante terremoto che ha colpito Turchia e Siria. La Turchia ha deciso di non continuare più con le ricerche di sopravvissuti in quasi tutte le zone colpite dal sisma, tranne che nelle due province più martoriate, quelle di Kahramanmaras e Hatay. Così, è destinato a salire ancora, il bilancio che conta oltre 46 mila vittime tra i due Paesi. Resta un'emergenza di una portata indefinibile per certi versi. Intanto, il Segretario di Stato Usa Antony Blinken ha raggiunto la Turchia per portare il sostegno di Washington, annunciando altri 100 milioni di dollari di aiuti.
Secondo l'ultimo rapporto ufficiale diffuso dall'Afad, sono 105.000 edifici crollati gravemente danneggiati e le oltre 6.000 scosse di assestamento successive, tra cui una di magnitudo 6,6 e quaranta con un'intensità da 5 a 6, l'ultima solo sabato sera. Si scrive così un pezzo di storia mentre nelle ultime 24 ore nessun sopravvissuto è stato estratto dalle macerie. L'ultimo miracolo è avvenuto sabato, a 296 ore dal sisma, quando una coppia è stata salvata ad Antiochia, nella provincia di Hatay, dove negli ultimi 3 giorni sette persone sono state estratte vive, compreso il bambino di 12 anni poi morto in ambulanza mentre veniva portato in ospedale. Nella stessa città, è stato ritrovato anche il corpo del calciatore ghanese Christian Atsu. Intanto, è stata rimpatriata la salma di Angelo Zen, l'italiano morto nel terremoto; il feretro è stato trasportato a Romano D'Ezzelino (Vicenza), dove era nato e dove vive la madre; è stato disposto che possano visitarlo solo i parenti stretti. La cerimonia funebre, si terrà probabilmente la prossima settimana.
Amarezza con le operazioni di soccorso concluse e di fatto crollano le speranze e la possibilità di un miracolo dell'ultimo minuto, pensare al passato non serve più, bisogna guardare al futuro e andare oltre il dolore. Rientrato in Italia il contingente dei vigili del fuoco così anche, il team di italiani specializzati in ricerca e soccorso in ambiente urbano (USAR). Resta, invece, sul campo l'ospedale da campo italiano EMT2, messo a disposizione dalla Regione Piemonte, resterà attivo il tempo necessario a fornire tutta l'attività di supporto alle comunità locali. Partita poi nella serata di ieri dal terminal container di Yilport del porto di Taranto, la prima nave con la spedizione Nato dei container destinati alla Turchia per portare soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto. I container custodiscono attrezzature e materiali per allestire un rifugio semipermanente in grado di accogliere circa 2 mila sfollati.
Tutte le forze adesso, sono destinate a chi è riuscito a sopravvivere, a chi dovrà ricostruire un pezzo di vita ed una casa in cui abitare.
Febbraio, 20 2023
Manuela Molinaro
Redazione Centro Calabria News