Lamezia Terme- Simulare un processo per imparare e riflettere sui comportamenti legati a reati come lo spaccio, la diffamazione sul web e il cyberbullismo. Così, gli alunni delle classi prime e seconde, dell'IPSSAR "L. Einaudi" di Lamezia Terme, nell'ambito dell'insegnamento di Educazione Civica, pochi giorni fa, sono stati coinvolti e guidati, nel corso di questi mesi, dalle docenti Rossella Amendola e Costanza De Fazio, supportate dalla collaborazione di altri colleghi dell'istituto, nella realizzazione di un processo simulato in una vera aula di Tribunale. Tanto entusiasmo per l'iniziativa, impegno, costanza da parte, non solo degli studenti e degli insegnanti ma anche, da gli altri attori coinvolti quali la presidentessa della Camera Penale minorile, Maria Di Terlizzi, e la psicologa, Rossella Gallo, che hanno contribuito a rendere consapevoli gli studenti delle procedure penali applicate dalla giustizia minorile.
Riflettere sulle proprie azioni quando sono fuori legge, capire la ratio delle conseguenze giudiziarie in alcuni casi molto serie, questo il focus dell'iniziativa. Gli studenti hanno impersonato le parti coinvolte in un tipico processo minorile: dalla corte agli imputati, dalla vittima agli assistenti sociali, dai vari testimoni dell'accusa a quelli della difesa; un vero e proprio ciak si gira e il copione, si rifà ad una vicenda realmente accaduta, la cui vittima è una minore oggetto di revenge porn, ovvero la condivisione sui social network di foto e video offensivi e lesivi della persona nella sua interezza.
Il processo simulato è stato un esperimento per accrescere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza attiva negli adolescenti, le loro conoscenze e l'accettazione consapevole delle regole sociali e delle norme giuridiche che disciplinano i reati minori tipici; conoscere le istituzioni e le leggi che garantiscono i diritti dei minori ed i limiti dell'imputabilità del reato; sviluppare la capacità di agire e partecipare ai processi di cambiamento e diffusione della legalità e della coscienza civile.
Gli alunni impegnati nella simulata hanno dimostrato molta maturità affrontando il proprio ruolo con serietà, impegno e tanto entusiasmo, il progetto ha raggiunto così uno dei suoi scopi a pieno che, nell'attuale quadro tra i giovani di incertezza societaria è quanto dire. Il successo dell'iniziativa ha ancora una volta, evidenziato che la sinergia tra Scuola e Territorio è viva e funziona, fondamentale per la formazione ed educazione delle nuove generazioni affinché, possano diventare protagoniste nel perseguimento del bene comune.
Tante sono le scuole che stanno implementando questo tipo di progetto; è visibile la voglia di guidare i ragazzi verso la strada più giusta, fatta di responsabilità e consapevolezza alla luce del rispetto di se stessi e degli altri.
Marzo, 30 2023
Manuela Molinaro
Redazione Centro Calabria News