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"Napoli, senza terapie da 50 giorni: "Mio figlio è regredito e sta diventando violento""
"Palermo, da 8 mesi in attesa che riconoscano l'invalidità al figlio autistico: "Senza non ha diritto agli aiuti di cui ha bisogno"
"I bambini con disturbi del neurosviluppo abbandonati dalla sanità pubblica"
"Pagati poco e tardi, gli assistenti alla comunicazione rinunciano e i bambini disabili restano "soli" a scuola"
In tutta Italia nella giornata di ieri, 2 aprile, tante le manifestazioni, i convegni, le luci blu per ricordare quei bambini chiamati speciali che in realtà di speciale non hanno nulla; non sono supereroi, semmai sono bimbi che presentano una compromissione delle abilità sociali e del linguaggio, oltre a vari disturbi del comportamento. Questa è la definizione corretta per descrivere i bambini autistici, o meglio ancora "affetti da disturbi dello spettro autistico". Ma aldilà del determinismo linguistico in Italia tutto questo palcoscenico, non fa che addolcire la pillola di tutte quelle difficoltà attorno al tema che sono tante e tra le più svariate, come si legge dai titoli di molti giornali in apertura.
Si parla di consapevolezza oggi ma domani? Si parla di inclusione, di progettualità ma ad oggi solo mamme e papà che per un giorno hanno l'illusione di essere ascoltati, capiti intorno ad un blu di nuova luce ma domani, si ritroveranno nuovamente ad ascoltare una politica che fa solo promesse e loro stessi che a gran voce urleranno: "Da soli non si può far nulla". Crescere un figlio autistico oggi, in una società impreparata è un delirio.
Più fatti e meno parole, è da qui che bisogna necessariamente ripartire, queste giornate celebrative, sono come una casa senza fondamenta.
Aprile, 03 2023
Manuela Molinaro
Redazione Centro Calabria News