Da Milano a Roma e via via in altre città d'Italia si manifesta davanti agli atenei. La protesta riguarda il caro affitti: "I prezzi degli affitti sono diventati altissimi, a Roma non si scende sotto i 500 euro per una camera; queste le parole di Leone Piva, coordinatore dell'associazione Sinistra Universitaria della Sapienza che ha organizzato la protesta, lamentandosi di una vera e propria emergenza abitativa. Gli studenti chiedono un tavolo con gli atenei e le regioni di riferimento affinché nel breve tempo possibile si possa trovare una soluzione.
Nel mentre cominciano ad arrivare le prime risposte: "Che il problema affitti ci sia è indubbio ma siamo al lavoro con il ministro dell'Università Anna Maria Bernini, abbiamo già realizzato 8mila nuovi posti. La soluzione è riconvertire edifici per dare subito alloggi a prezzi più bassi agli studenti nelle residenze". Così dice il Presidente della Conferenza dei rettori (Crui), Salvatore Cuzzocrea. Spiegando il coinvolgimento di tutte le istituzioni e gli enti territoriali.
Gli studenti sono esasperati, provati; circa 40mila quelli fuori sede, ma Roma è la seconda città in Italia con i prezzi degli affitti più alti. Studiare in queste condizioni diviene non più un diritto ma un privilegio di pochi, considerando in aggiunta le tasse universitarie e le spese vive da investire. Anche fare il pendolare è pesante, così affrontare master post laurea alla ricerca poi di un lavoro che non c'è. I rettori affermano di conoscere le criticità degli studenti e, sono loro stessi a volersi esporre in prima persona per proporre risoluzioni in merito al problema evidente. Proteste anche a Cagliari, Firenze e Pavia. Ci si appella al Ministro dell'Università Bernini.
Servono risorse; è stato richiesto un reddito universitario e Padova, Perugia e Bologna i primi a lanciare questa sorta di zattera di salvataggio. Aumentano nelle ultime ore le tende davanti agli atenei che sembrano accampamenti agglomerati, pronti ad uno sciopero generale il 26 Maggio per non mollare la presa.
Si chiede al Governo di non giocare allo scaricabarile ma di assumersi le proprie responsabilità perché la situazione è diventa insostenibile, soprattutto gli studenti chiedono RISPETTO e che il DIRITTO ALLO STUDIO possa essere realmente UGUALE PER TUTTI.
Maggio, 11 2023
Manuela Molinaro
Redazione Centro Calabria News