Cosenza- "Mettersi davanti allo specchio e dire IO non è facile, né immediato: va conquistato questo diritto, e non tutti ci riescono". Questo pomeriggio presso il Museo del Fumetto, un bagno di folla ha accolto l'autore di "Inchiostro", racconto da cui sono tratte le parole del nostro incipit; lui è Lino Guanciale. Il Dottor Claudio Conforti dell'allieva, l'Avvocato Enrico Vinci nel Non dirlo al mio capo, il Commissario Leonardo Cagliostro nella Porta Rossa, il Commissario Ricciardi nell'omonima fiction, il protagonista della fiction Noi, Sopravvissuti, e tanto altro ancora; dal cinema, al teatro; un artista poliedrico pluripremiato a livello nazionale ed internazionale ed oggi, anche scrittore, proprio così, questo libro è stato scritto da lui. Piace la sua semplicità, la sua autenticità, la sua riservatezza, quel sorriso che non affievolisce, nonostante la calca questo pomeriggio lo abbia stremato.

Nel suo romanzo, un'introspezione piacevole, un uomo che racconta senza troppe costruzioni, un personaggio a cui piace il confronto, piace il calore della gente, piace mettersi in gioco; questo libro un vero e proprio laboratorio, pur essendo la scrittura uno strumento predominante nella sua vita, così asserisce alla nostra domanda del cosa leghi i mondi artistici che vive quotidianamente. Ha scritto "inchiostro" forse per necessità, sta di fatto che scrivere nel periodo Covid asserisce, è stata una scommessa vincente, alla luce dei non contatti, delle riflessioni in grandi quantità, del ciò che conta davvero e, delle maschere che sono cadute, mostrando le più intime  fragilità, quella forza che non sapeva di avere.

Gli abbiamo chiesto se questo viaggio nella scrittura lo avesse emozionato, ci ha risposto: "si tratta non solo di un viaggio poetico ma di un vero e proprio percorso di cambiamento, dove si è evoluta non solo la protagonista, Rosaura ma anche io stesso". Un racconto in cui riaffiorano spesso ricordi d'infanzia che sono suoi e per la serie ti sblocco un ricordo, ci ha raccontato: "Quel tempo meraviglioso dei nonni, io ricordo la mia che scocciava i fagioli e le domeniche mattina, era quello, un rumore che sapeva di casa"; insomma, Lino ha anche saputo toccare la nostra immaginazione e risvegliare quella dolce malinconia del passato.

Il libro è in fondo un viaggio introspettivo del suo personaggio al femminile, in cui non solo si incontrano ricordi  ma si fanno incontri veri e propri nuovo, si interroga la propria coscienza sino all'arrivo di tante consapevolezze. E le consapevolezze di Lino? Ci dice: "sono grato al mio passato, al mio successo arrivato in tarda età, ai miei cambiamenti, grato alla vita che mi ha dato la giusta dose di fortuna", noi aggiungiamo, grati al suo bagaglio culturale di ispirazione al testo perché chi cita Flaubert e Madame Bovary, non può non scrivere di un mondo interiore meraviglioso, in cui l'istinto e l'essere si mischiano meravigliosamente.

Gli chiediamo cosa rappresenti "inchiostro" in una parola, lui ci risponde: "ispirazione. Se sei ispirato sai dove vuoi andare, fai l'esperienza e poi ti si apriranno altre porte". Un personaggio coerente, che fa capire di essere stato tirato lui nella storia, come una mano che ha scritto da sola.

Una storia per tutti, perché ognuno di noi si guarda dentro e fa dei bei viaggi di riflessione. Si comprende quanto questo scritto, abbia lasciato molto al suo autore, lo abbia sensibilmente cambiato nei rapporti interpersonali e sul lavoro, abbia fatto sì che toccasse le corde profonde dell'interpretazione, perché creare sottolinea: "è qualcosa che poi ti da delle risposte". Un personaggio che ci ha letteralmente appassionato e la sua umiltà è stata il manifesto migliore di un pomeriggio condiviso.

Vogliamo lasciare i nostri lettori, con una frase tratta proprio dal testo "Inchiostro" che traccia le linee dell'incontro: "Quando sei in viaggio l'importante non è mail il punto d'arrivo ma le miglia percorse navigando. L'importante è la rotta. Necessario è seguire la direzione indicata dalla mappa e non perdere i punti una volta arrivati sotto costa, quando le storie arrivano fino a terra ferma. Fondamentale sarà prendere appunti per raccontare, permettendo alle parole di affrontare il loro viaggio".

Allora Buona lettura e buone emozioni.



Maggio, 29 2023

Manuela Molinaro

Redazione Centro Calabria News