“Riace – ha affermato la Segretaria -
è un’esperienza che dimostra come dall’integrazione e dalla valorizzazione
delle differenze passi anche il futuro del nostro stesso Paese e la possibilità
di far vivere borghi che altrimenti rischierebbero di morire. In una
società che sta invecchiando molto velocemente come quella italiana questa è
una delle risposte più forti che si possono dare”.
“Riace, e per mille ragioni anche
Mimmo Lucano, sono un simbolo – ha aggiunto -. L’auspicio è che questa
esperienza possa ripartire anche con modalità diverse. In Calabria sono diversi
gli esempi di questo tipo che meritano attenzione a livello nazionale”.
“Come Cgil e come Spi siamo stati qui
sin dall’inizio – ha aggiunto il Segretario Generale Spi Cgil Calabria Carmelo
Gullì - e continuiamo a dare la nostra vicinanza e il nostro sostegno. Crediamo
che ci sia bisogno di un ritorno di attenzione su Riace e che possano ripartire
i progetti che c’erano prima ricordando che ogni persona è uguale alle altre e
ognuno di noi è diverso dagli altri”.