Cosa vuol fare la DC a Lamezia? Ecco i primi punti del programma
Giustamente qualcuno si è chiesto cosa vuole fare la Democrazia Cristiana per la città di Lamezia Terme atteso che con diversi comunicati ha espresso grande preoccupazioni per come sono andate le cose negli ultimi 30 anni.
Naturalmente la DC si presenterà al suo elettorato con un programma che contemplerà ogni settore della vita sociale ed economica di Lamezia.
Comunque in questa fase iniziale si possono anticipare gli aspetti più importanti che saranno le novità del programma.
Lamezia per uscire dal pantano economico in cui si trova ha la necessità di puntare sulla realizzazione di grandi opere che mettano a frutto le sue potenzialità intrinseche, pertanto sulla costa verrà prevista una utilizzazione turistica con la costruzione di grandi alberghi e villaggi turistici di dimensioni importanti con campo da golf per attirare una clientela quantomeno europea. Inoltre si realizzerà un porto turistico di cui il Comune dispone già del progetto per 400 posti barca ubicato in località Ginepri e nelle revisione progettuale si verificherà se aumentare i posti barca.
Il Comune ha nei suoi archivi una grossa progettazione che prevede lo sviluppo dell'area termale con alberghi, strutture sportive e ricreativa ambientate a valle del parco Termale con laghetti e percorsi sospesi di grande impatto e valore architettonico ed economico, naturalmente inserendo i questa progettazione anche l'attuale area Termale.
Inoltre la risorsa termale può essere utilizzata anche come risorsa energetica realizzando una Centrale Geotermica che potrebbe, inserendo l'energia nella rete pubblica, fornire l'energia necessari per soddisfare il fabbisogno pubblico, scuole, asili, ospedale, illuminazione pubblica, sede comunale, piazze, verde pubblico, ecc.
Via del Progresso va raddoppiata costruendo una strada sull'altro versate del fiume Canne per avere i due sensi di marcia, in questo modo possiamo raddoppiare l'interesse a realizzare attività produttive e commerciali su un'ampia zona atteso le infinite richieste che gravano su quella zona. Quindi bisognerà destinate ad attività produttive le due aree oggi impedite dalle scelte del PSC.
Lamezia necessita di una strada che rappresenti la circonvallazione Nord della città che parta da san Teodoro e sbocchi a Caronte.
Inoltre prevedere una strada che da Caronte, attraverso un grande galleria, realizzi il collegamento di Lamezia col basso Cosentino spostando così l'interesse di quella corona di paesi della bassa Sila su Lamezia.
Tutto questo implica una revisione profonda ed intelligente dell'attuale PSC carente di quanto si è riportato eliminando, verranno soppresse tutte le forme di clientela operate con l'attuale versione del PSC che certamente non sostengono l'interesse pubblico.
La cosa fondamentale di cui ha bisogno la città e che incredibilmente non è stata mai fatta nemmeno dalla stesura del PSC è i disegno del reticolo viario dimensionato per i futuri bisogni della città e che caratterizza ogni insediamento urbano. In sostanza bisogna partire dalle viabilità esistenti e dalle loro dimensioni per trovare soluzioni efficaci per garantire un traffico scorrevole e parcheggi adeguati. Bisogna raddoppiare Via Marconi attraverso un piano particolareggiato che preveda una edificazione di qualità sui suoi due bordi. Stessa cosa bisogna fare con Via Foderaro arteria fondamentale per la città. Il territorio urbano va suddiviso che le nuove e vecchie viabilità in comparti per i quali studiare dei piani particolareggiati che prevedono dalla ristrutturazione edilizia a quella urbanistica con premi di superficie per mitigare i costi di realizzazione.
Tutte le strade di campagna andranno ampliate, bitumate e dove occorre illuminate.
I quartieri dove c'è una presenza massiccia di fabbricati che hanno chiesto il condono edilizio andranno riqualificati inserendo i servizi pubblici mancanti.
Lamezia proporrà al Consiglio regionale insieme a tutti i Paesi del circondario una legge regionale sulla sanità che avrà come obiettivo non la suddivisione del territorio in province, ma una suddivisione in base alla distribuzione di residenti, che poi deve essere l'obiettivo di fornire assistenza ai calabresi e non alle province.
Ci si può domandare legittimamente dove si troveranno tutti questi soldi necessari per realizzare tutte queste opere pubbliche, la risposta è banale, aprendo al mercato locale, nazionale ed internazionale senza escludere ciò che le istituzioni possono finanziare. L'abilità consisterà nel trovare formule societarie ed economiche capaci di fornire utili controllati e determinati dal Comune.
Il Comune dovrà essere aperto ai cittadini, è la loro casa comune, altro che appuntamenti, dove prevarrà la meritocrazia che non sa fare una cosa gli si trova un settore dove può produrre. Per rilasciare un Permesso di costruire non si dovranno superare i 30 gg, e per tutti i permessi da condono edilizio dovranno essere smaltiti in massimo 30 gg.
Naturalmente tutti gli atri settori troveranno proposte sulla stregua di quelle elencate per la gestione del territorio.
IL COMMMISSARIO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA
ING. PASQUALE MATERAZZO