In tempi di Covid è stata rivalutata la forza delle donne. La sua tempra, il suo valore all’interno della famiglia pilastro della società. La crisi sanitaria ed economica ha riconosciuto nella donna un valore esponenziale e contagiante. La donna in casa riesce da sola ad affrontare più compiti. Una donna poliedrica che si divide tra fornelli, Smart working e che spesso si sostituisce all’insegnante. Ma non tutte le donne riescono ad essere gratificate per il contributo che riescono ad offrire, spesso sono maltrattate proprio dal loro partner abituale. L’uomo padrone è un uomo che esercita sulla donna un dominio assoluto che se viene a mancare può sfociare in violenza. Noi di “Azzurro Donna” intendiamo affrontare questa piaga che si trascina ormai da troppo tempo seminando morte e paura. È una curva costante ormai radicata che non conosce tentennamenti da nord a sud senza esclusioni di classi sociali. L’uomo padrone riconosce nella donna un diritto di proprietà non alienabile, più importante della vita stessa che le toglie quando diventa consapevole che la sua compagna è libera e indipendente. Oggi riconosciamo a icona di donna calabrese la nostra amica Maria Antonietta Rositani, rimbalzata alle cronache per l’attacco brutale subito dal compagno evaso dal carcere che ha poi tentato di bruciare viva per chiudere il conto di venti anni di violenze e minacce. Non a caso l’abbiamo chiamata amica, perché effettivamente lo è per tutte noi donne calabresi. Nonostante abbia subito tanti interventi non hai mai smesso di mandare messaggi di speranza a noi donne calabresi che ci siamo sincerate che le sue condizioni migliorassero. I messaggi vocali di Maria Antonietta sono arrivati direttamente al nostro cuore. La sua voce ferma e squillante non è mai stata tremante. Maria Antonietta è molto grata, grata alla vita che ha rischiato di perdere. Grata al Prof. Giudice del Policlinico di Bari; grata al direttore Costarella del reparto di Chirurgia del GOM di Reggio Calabria. A tutte le istituzioni che le sono state vicine ma soprattutto Maria Antonietta ringrazia i poliziotti che l’hanno salvata quella mattina del 5 Gennaio dalle botte continue subite anche la stessa notte. Non li chiama poliziotti ma angeli. Ora è felice, di ascoltare le donne che grazie a lei trovano la forza e il coraggio di denunciare. Carolina Caruso (Azzurro Donna)