I primi dati sulla misura diffusi dall’Inps. Le domande dovranno essere presentate entro il 30 giugno 2020. In ritardo i patronati, la maggior parte delle richieste direttamente dai singoli cittadini. Oltre 44 mila le domande di indennità per i lavoratori domestici
Pensioni, pila di soldi e orologio - SITO NUOVO
ROMA - Oltre 100 mila domande presentate in pochi giorni per ottenere il Redito di emergenza (Rem). A renderlo noto è l’Inps che in una nota ha diffuso i primi dati riguardanti l’andamento delle domande del Rem e delle richieste di Indennità Covid-19 per i lavoratori domestici. Al 27 maggio, sono 100.258 le domande presentate per quanto riguarda il Reddito di emergenza, di cui oltre 63 mila presentate dai singoli cittadini per via telematica e solo 37 mila quelle presentate dai patronati. Per quanto riguarda invece l’indennità per i lavoratori domestici, sono state presentate 44.266 domande di cui oltre 29 mila da parte di cittadini e più di 14 mila provenienti dai patronati. 
 
L’Inps, inoltre, chiarisce che la percentuale di trasmissione delle domande da parte dei patronati “è in costante aumento - aggiunge la nota -, grazie alla graduale estensione della cooperazione applicativa che consente la trasmissione massiva delle domande”. Sono bastati pochi giorni, quindi, per raccogliere oltre 100 mila domande. L’attivazione del servizio da parte dell’Inps per raccogliere le domande per il Rem, infatti, è del 22 maggio. I tempi, inoltre, sono stretti e questo spiega anche l’alto numero di domande in così pochi giorni: le domande, infatti, potranno essere presentate all’Inps esclusivamente in modalità telematica entro il 30 giugno 2020. Come accaduto per il Reddito di cittadinanza, le oltre 100 mila domande passeranno al vaglio dell’Inps per la verifica dei requisiti di residenza, economici, patrimoniali e reddituali indicati all’articolo 82 del decreto Rilancio che ha istituito la misura per far fronte alla difficoltà economiche dovute all’attuale emergenza coronavirus.
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