Scuola, sabato manifestazioni in 17 città: a settembre stop alla didattica a distanza
Insegnanti, studenti, genitori, educatrici in piazza per chiedere che il nuovo anno scolastico parta con la presenza di tutti gli studenti. Il Governo garantisca “più insegnanti, l'assunzione di precari e precarie, più personale Ata, più scuole, più spazi, più educazione all'aperto, più risorse per la Scuola Pubblica”

MILANO - “La didattica a distanza è la didattica dell’emergenza, non è possibile proporla come soluzione per il nuovo anno scolastico 20/21”. Sabato 23 maggio insegnanti, studenti, genitori, educatrici, che aderiscono al “Comitato Priorità alla scuola”, scenderanno nelle piazze di 17 città per chiedere alla ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, e al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di garantire a settembre la riapertura in sicurezza degli istituti scolastici con la presenza di tutti gli studenti. “A settembre, a ben sei mesi dalla chiusura, non si potrà più parlare di emergenza”, sottolineano nel comunicato che annuncia le manifestazioni a Firenze, Roma, Milano, Bologna, Napoli, Genova, Modena, Pistoia, Pontedera, Faenza, Torino, Arezzo, Cagliari, Trapani, Vicenza, Reggio Emilia, Taranto.
In particolare il Comitato chiede al Governo più insegnanti, l'assunzione di precari e precarie, più personale Ata, più scuole, più spazi, più educazione all'aperto, più risorse per la Scuola Pubblica.
Il 18 aprile scorso il Comitato aveva inviato alla Ministra una lettera, sottoscritta da circa 85 mila firme, in cui chiedeva che si predisponesse un piano di riapertura delle scuole. Per ora, la Ministra non ha risposto alla lettera. “Né negli ultimi decreti del Governo né nelle recenti dichiarazioni rilasciate dalla ministra emergono linee chiare sulle modalità di apertura della scuola a settembre”, commenta il Comitato. 
Le manifestazioni di sabato saranno in forma statica in luoghi simbolici e centrali delle città e si terranno in contemporanea dalle ore 15.30. Gli indirizzi in cui si terranno le singole manifestazioni sono consultabili sulla pagina Facebook “Priorità alla scuola”. (dp)
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