Pubblichiamo integralmente il post a firma dei Consiglieri comunali ( Gruppo UCC) del Comune di Carlopoli

Carlopoli - Si preannuncia la solita estate difficile per tutte le famiglie che vivono a Carlopoli, e anche per quelle che intendono rientrare nel proprio paese di origine, durante le ferie estive, le quali – per ovvie ragioni legate ai disservizi - diminuiscono di anno in anno.

Da diversi giorni si stanno verificando sia totali carenze di acqua che diffuse e generalizzate diminuzioni dei valori di pressione e portata idrica in diverse zone.

Il primo cittadino ha comunicato, tramite canali non istituzionali, che la sospensione dell’erogazione idrica è stata necessaria per consentire la riparazione di un “guasto al serbatoio Sorical, confermata da ditta” (???). 
E’ noto a tutti che, qualora ci fosse realmente un guasto, la società Sorical lo avrebbe dovuto comunicare formalmente a tutti i comuni interessati dal disservizio, divulgandolo anche mezzo stampa. Ciò si verifica perché imposto da precisi obblighi di natura giuridica, e non per mera cortesia. 
Tanto premesso, atteso che le affermazioni del Sindaco non sono state accompagnate da nulla di documentalmente verificabile, abbiamo chiesto al Segretario Comunale di Volerci fornire copia di tutte le comunicazioni intercorse tra la Sorical e l’Ente Comunale. 
Rimaniamo, pertanto, in attesa di quanto legittimamente preteso al fine di accertare la veridicità delle citate dichiarazioni che, allo stato, risultano del tutto infondate e non dimostrate e, dunque, semplici scuse che si aggiungono a quella secondo cui non vi è acqua potabile perché verrebbe usata per irrigare gli orti. 
 Cosicchè per venire incontro all’esigenza di chi intende annaffiare il proprio orto, il primo cittadino intende concedere la possibilità di utilizzare, a scopo irriguo, il pozzo della zona industriale.
Chi ha seguito i dibattiti e gli scontri politici intuirà facilmente la reale motivazione di questa concessione. 
Non ci ripeteremo, non vogliamo tediarvi con la solita storia della concessione del pozzo al comune di Cicala senza i necessari atti a giustifica della cessione, né tantomeno ritornare sulla questione che riguarda la potabilità certa ed accertata documentalmente;
Tuttavia, chi ha a cuore il proprio Ente non può fare a meno di porsi i seguenti e legittimi interrogativi: 
- chi ha pagato, dal 2014 ad oggi, l’energia elettrica che alimenta il pozzo di cui ha usufruito principalmente il comune di Cicala?;
 - perché non è mai stata presa in seria considerazione l’opera pubblica, seppur incompleta, eseguita dalla Comunità Montana al Monticello?

Purtroppo, da dieci anni a questa parte, con l’inizio della stagione primaverile e fino l’inizio della stagione invernale ci troviamo di fronte allo stesso copione. La cittadinanza, pur pagando regolarmente i tributi, è costretta a ricorrere a mezzi propri pur di disporre di un bene primario, che viene disperso.
Una situazione che riguarda tanti comuni, ma che nel nostro è ancora più vergognosa in quanto il nostro territorio, con un bacino di utenza molto bassa, è ricco naturalmente di sorgenti.

Chi ha seguito i dibattiti e conosce bene il nostro territorio intuirà facilmente la reale motivazione di tutto ciò, pertanto, ci chiediamo:
a) l’amministrazione Talarico nei 10 anni di mandato ha portato a compimento qualche lavoro per la ristrutturazione del serbatoio comunale e delle condutture idriche? 
b) Ha predisposto programmi d’investimento volti a migliorare le modalità di consegna dell’acqua e a recuperare le dispersioni idriche causate dall’assenza di manutenzione delle condutture?
c) Se qualcosa è stata fatta, tali interventi saranno in grado di scongiurare la penuria d'acqua a cui l’attuale amministrazione ha abituato il paese? Ci saranno meno disagi? Si riscontrerà ancora la presenza di materiale terroso nell’acqua fornita dall’Ente?

Si intende che tali domande devono trovare riscontro con dati certi e non con proclami o impegni elettorali. 

Emanuela Talarico
Salvatore Aiello
Carlo Sacco