
CATANZARO – 25 GIUGNO
2020. Sviluppare il senso della comunità attraverso il potenziamento delle
relazioni familiari, attraverso una serie di percorsi, iniziative e programmi
per genitori e figli. E’ questa la grande sfida di “Tessere di Comunità” -
il progetto finanziato dai fondi CEI 8x1000 di Caritas Italiana, voluto dalla
Diocesi di Catanzaro-Squillace e gestito dal Centro calabrese di solidarietà –
che rilancia il proprio percorso di affiancamento e potenziamento del
rapporto genitoriale e dell’intera comunità educante attraverso nuove attività,
che finalmente non si svolgeranno più in “remo”.
Appuntamento, quindi,
dall’1 luglio e per tutti i mercoledì del mese di luglio – dalle 18 alle 10 –
ad una nuova iniziativa del percorso inaugurato per il quarto anno consecutivo
nel mese di marzo, che consentirà alle famiglie - cellule accoglienti e moltiplicatrici
di cittadinanza attiva - e agli operatori di trascorrere momenti formativi e di
svago in presenza, sempre nel rispetto delle misure di necessario
distanziamento sociale fondamentale per il contenimento della diffusione del
coronavirus. Parliamo di “Rinfresca lo stress”, un vero e proprio
villaggio educativo che sarà allestito nel Kiosko di località Giovino e
ospiterà al proprio interno delle aree tematiche per famiglie e bambini dai 0
ai 17 anni, che avranno a disposizione pedagogisti, sociologi, e psicologi per
rafforzare le competenze educative dei genitori, mentre i bambini saranno
seguiti da esperti qualificati come istruttori sportivi, animatori sociali e di
prossimità, proprio per acquisire strumenti per gestire e affrontare lo stress
accumulato in questi mesi, oltre che nella quotidianità delle relazioni
familiari.
Ad illustrare i
particolari dell’iniziativa nel corso di una conferenza stampa - nella sede
della Presidenza e dell’Amministrazione del CCS, in Via Lucrezia della Valle
106, Catanzaro - la presidente del CCS, Isolina Mantelli, dalla
coordinatrice del progetto Cristina Marino e da Antonella
Prestia, referente della Caritas Diocesana. Alla presentazione
dell’iniziativa hanno preso parte tutti gli operatori che hanno pensato, creato
e animeranno questa nuova pagina di “Tessere di Comunità”. Presente anche il
direttore amministrativo del CCS, Vittoria Scarpino.
“Riprendiamo il progetto
in presenza, lo riprendiamo con i bambini che giocheranno all’aperto, genitori
che saranno sostenuti e in una cornice piacevole come il Kiosko e quindi nella
possibilità di rivedersi, di riformarsi e ritrovarsi e di ricostruire realtà
condivise e costruire la comunità – afferma la presidente Mantelli –. E’ il
momento di riscrivere la storia delle famiglie che durante l’emergenza Covid
hanno dovuto darsi delle risposte individuali chiuse in piccoli spazi è ora un
bisogno impellente: bisogna riscrivere i ruoli all’interno delle famiglie che
hanno riscoperto nei giorni dell’isolamento l’importanza della comunità e delle
relazioni. Questo progetto nasce proprio dal fatto che per crescere si ha
bisogno dell’altro e dall’idea che famiglie possano affiancare famiglie per
costruire una comunità allargata dove i figli sono un valore di tutta la
comunità che partecipa nella sua interezza al grande progetto educativo”.
Dopo gli incontri
tenutisi negli spazi virtuali della rete internet durante i giorni
dell’isolamento, dove si sono susseguite iniziative come “C’era una volta”
supportata da Francesco Passafaro, direttore artistico del Teatro
Comunale, presente all’incontro, quindi genitori e figli saranno piacevolmente
travolti dalla “freschezza” di questo appuntamento perché quello di cui si ha
bisogno oggi più che mai per scacciare via lo stress è immergersi nella natura,
in allegria.

“Abbiamo voluto investire
le nostre risorse decidendo di collaborare con il Centro di Solidarietà
Calabrese perché rappresenta una realtà che ben conosce il territorio e perché
è in grado di realizzare tutta una serie di attività che ci aiutano ad uscire
dallo schema delle logiche di intervento assistenzialistico – ha detto la referente
della Caritas Diocesana, Antonella Prestia –. Il nostro territorio
soffre della povertà, di carenze umane e non da destinare al sociale, c’è un
disagio importante. Quindi, il progetto “Tessere” permette di favorire la
ricostruzione di trame di relazioni nelle comunità familiari e offrire spazi
per far crescere insieme serene e solidali. Vogliamo offrire insieme nuovi
modelli, basati sul recupero del concetto del mutuo aiuto, dell’incontro e
dell’accoglienza e attraverso il recupero delle antiche logiche solidali
all’interno dei contesti relazionali per sperimentare dinamiche di vita
comunitaria”.
Luglio “rinfresca lo stress”, ma Tessere di Comunità
sta già preparando gli eventi di settembre.