Comitato Pro Ospedale del Reventino-  IL CASO S. ANNA HOSPITAL


Arriva nel momento più critico della storia il caso S. Anna. E come è giusto che sia divide l'opinione pubblica, visto che la struttura è una tra le prime cinque in Italia soprattutto per il trattamento attraverso l'angioplastica, e la verità purtroppo in questo caso non sta nel mezzo. Ho avuto familiari curati in quella clinica che è seconda in Italia per numero di casi trattati in relazione dei decessi. Come non dare i giusti tributi al prof. Calió, a Missiroli e tutto lo staff di quella struttura. Non so chi siano i proprietari e gli amministratori, ma emerge dalle carte che senza convenzione pare abbiano percepito fondi in modo illegale, per poi finire invischiati nel "caso Utic" mai disposto ma risultante dagli atti, dove il meccanismo (fra indebiti contributi e caso Utic) pare arrivasse intorno ai cento milioni di Euro. Per me si deve salvare, è un obbligo morale. In Calabria siamo diventati esperti nel chiudere tutto quello che funziona, mentre quello che non funziona é nel gorgo di inadempienze amministrative, e non è un paradosso che viene mantenuto in vita:  Germaneto, Mater Domini, Gom Reggio C, Asp di Catanzaro, Asp Cosenza sono un ginepraio di mala-amministrazione (i più con bilanci orali) al vaglio delle varie magistrature. Eppure per il S. Anna vale uguale cosiderazione, come se prima il coccodrillo si mangia il bambino e poi piange? La legge ha altre dinamiche poco compassionevoli. Maradona, Ronaldo, Pantani, Ben Johnson, Tyson, Sharapova...nonostante fossero semidei i loro errori li hanno pagati pesantemente. Altrimenti qui si arriva a delegittimare l'universalitá dei principi fondamentali del diritto è della loro stessa equità e uguaglianza di fronte ai soggetti che impongono uguale trattamento. Oppure si fa come in America;  i colpevoli paghino una cauzione con addizionale del 30% sul complessivo del dolo commesso e si chiude la pratica riaprendo il S. Anna. Ma a tarallucci e vino no! Proprio no, avrebbero dovuto saperlo che a Catanzaro c'è una procura che se il caso lo richiede indaga pure sulle grondaie della stazione. Noi a Soveria avendo conti in ordine, una mobilità attiva che superava quella passiva, eccellenze in ostetricia-ginecologia, ortopedia, cardiologia, chirurgia, fisiatria ce l'hanno chiuso, in modo imperterrito...due domande facciamocele. E voi che ne pensate?


A. Sirianni, Presidente Comitato