Il vaso di Pandora è stato finalmente ufficialmente scoperchiato anche nel settore nevralgico dei trasporti al Sud. 

Dati e report evidenziano tutte le criticità e le inefficienze delle infrastrutture e della rete dei trasporti nel Meridione, questione da sempre dibattuta ma mai affrontata con la dovuta serietà.
"Divario" é il termine oggi più inflazionato che ricorre oramai ovunque e che è fortemente rappresentativo di una realtà che, purtroppo, catapultandoci indietro nel tempo,  sembra quasi rievocare l'annosa "Questione Meridionale" di fronte alla persistente arretratezza del Sud.
Sono ormai lontani i tempi in cui politici di spessore, sensibili alla questione meridionale, intuendo da subito la necessità e l'importanza di intervenire con grandi manovre e opere strategiche, fondarono la Cassa per il  Mezzogiorno che in una prima e importante fase ottenne il grande risultato di gettare le premesse per colmare i divari economici. Pregiudizi e stereotipi alimentati da un nordismo imperante hanno fatto sì che  di quelle grandi opere oggi restassero solo cattedrali nel deserto destinate a decretare il totale fallimento della Cassa per il  Mezzogiorno.
I tempi sono molto diversi, le prospettive sono cambiate ma i divari sono significativamente aumentati non già e non solo perché un pezzo di Italia è stata  sfruttata, denigrata e sopraffatta ma perché una classe politica mediocre l'ha barattata con posizioni di rendita personale. Oggi la nostra ancora di salvezza si chiama PNRR ed è proprio grazie a questo che il Sud è entrato prepotentemente nell'agenda di governo. E la svolta è stata riproporre il metodo dell'epoca dei grandi investimenti, fatto di programmazione e progettazione, cioè quegli strumenti indispensabili per la crescita economica di un paese.
Abbiamo navigato a vista per troppo tempo, così creando divisione, divario, sproporzione. E il Meridione è stato così condannato all'immobilismo… altro che "mobilità"!
Ma il vaso era troppo colmo per non rompersi. Ora non si tornerà più indietro, mezzi e strumenti ci sono, bisogna solo essere vigili e attenti a non fare gli errori del passato e a pretendere ciò che ci spetta.
Abbiamo bisogno  di una classe dirigente seria, affidabile,competente, credibile per storia e provenienza.  Oggi possiamo e dobbiamo fare le nostre scelte, con consapevolezza, perché dalle nostre scelte dipende il futuro della nostra Calabria
Buona domenica
Orlandino Greco Presidente Federale Italia del Meridione