Approvata la prima Legge in Europa, che consentirà alle donne di mettersi in malattia nei giorni rossi del mese. Così è stato deciso in Spagna pochi giorni fa, insieme ad altre importante novità riguardanti l'aborto e il cambio di sesso. Una giornata storica per le donne. Il Parlamento spagnolo ha ammesso definitivamente il congedo mestruale sovvenzionato dallo Stato, con certificato medico, per chi soffre di mestruazioni dolorose. Una vera e propria rivoluzione nel mondo del lavoro, un pieno diritto che dopo tanto tempo è riuscito ad ottenere la sua tutela.

Il congedo mestruale non è l'unica novità introdotta dal governo socialista di Pedro Sánchez in tema di diritti. Via libera anche alla distribuzione gratuita di assorbenti e prodotti di igiene intima per il ciclo mestruale, di contraccettivi nei centri educativi e nelle carceri ed enti pubblici; obbligatoria l'educazione sessuale a scuola e diritto al finanziamento tramite il sistema pubblico di contraccettivi e della cosiddetta "pillola del giorno dopo.  Lo stesso provvedimento prevede anche una riforma delle norme sull'aborto che permetterà, a chi ha più di 16 anni, di accedere ai servizi per l'interruzione volontaria della gravidanza senza il consenso dei genitori. Le donne avranno inoltre la possibilità di ricorrere ad un aborto "libero e sicuro " nelle strutture pubbliche. Approvata anche la cosiddetta "legge trans": d'ora in poi le persone di età superiore ai 16 anni potranno decidere di cambiare il proprio sesso all'anagrafe, senza l'obbligo di un controllo medico. Rimane invece valida la regola secondo la quale, per chi ha tra i 14 e i 16 anni, sia necessario avere il consenso dei genitori; se si hanno tra i 12 e i 14 anni è richiesta anche l'approvazione legale. "Avanzano i diritti femministi", così esulta su  Twitter la ministra spagnola per le Pari opportunità Irene Montero.

L'introduzione del congedo mestruale per legge è sostenuta, nel mondo, da molte associazioni che si occupano di salute e diritti femminili, ma esiste solo in pochissimi paesi. In Giappone la norma che permette alle lavoratrici di prendere dei giorni di congedo dal lavoro a causa dei dolori mestruali esiste dal 1947 e più recentemente si è diffusa in alcune regioni della Cina. Nel 1992 nello stato indiano di Bihar è stata approvata una legge che dà diritto alle donne di assentarsi dal lavoro due giorni al mese e altre forme simili di congedo mestruale si trovano in Indonesia, Corea del Sud, Taiwan e Zambia.

Nel resto del mondo molte aziende hanno deciso in completa autonomia, come nel 2007 Nike ha inserito nel suo codice di condotta il congedo mestruale per tutte le dipendenti. E l'Italia? Nel 2016 era stato presentato un disegno di legge per garantire questa possibilità, ma non era mai stato approvato. Oggi alla luce di questa novità europea, arriva il ddl: due giorni senza scuola e lavoro per chi ha forti dolori. La proposta di legge è stata presentata oggi dall'Alleanza Verdi-Sinistra. Per averne diritto servirebbe un certificato medico.

Siamo DONNE, non siamo MACCHINE, lottiamo per non i nostri DIRITTI e non per i PRIVILEGI.


 Febbraio, 22 2023

Manuela Molinaro

Redazione Centro Calabria News