Emilia Romagna- Libri, biblioteche, teatri e musei distrutti dal fango che ha invaso le strade. Danni ancora da quantificare intanto, in emergenza si ricorre a qualsiasi rimedio pur di salvare il salvabile. La cultura come settore dopo quello agricolo sembra quello più colpito per la sua intrinseca fragilità.

La situazione più critica è a Faenza, provincia di Ravenna, una delle città più colpite dall'alluvione. Qui il Museo Guerrino Tramonti è stato inondato completamente al piano sotterraneo e per oltre 30 centimetri al piano terra. Danni anche alla Chiesa di san Francesco e alla Biblioteca Manfredoniana, dove l'acqua ha raggiunto un metro di altezza. Anche a Forlì Cesena, le situazioni critiche sono molteplici. Si è verificato un crollo nell'abbazia di santa Maria del Monte, proprio a Cesena, dove anche la biblioteca Malatestiana ha registrato gravi infiltrazioni.

Proprio per le criticità riscontrate, il ministero dei Beni Culturali ha stanziato immediatamente 4 milioni di euro per i primi interventi urgenti ma non basteranno e non si ha così tanto tempo a disposizione. I danni potrebbero andare ben oltre questa cifra. Il Governo intanto nel suo decreto a fronte dell'emergenza, per la cultura non ha ancora stime precise e si attende con il rischio di peggiorare una situazione in bilico. Tra gli interventi immediati per i libri più antichi si sta procedendo con la tecnica del congelamento in apposite celle con temperature inferiori ai 25 gradi centigradi, in questo modo si evita la proliferazione di muffe e funghi che potrebbero definitivamente compromettere i reperti antichi e storici maggiormente quelli rivestiti in pelle. Alcune aziende di alimenti congelati, come Orogel e Bofrost, hanno messo a disposizione i propri frigoriferi per queste operazioni.

A Ravenna, il museo archeologico Classis è diventato un hub di accoglienza per circa 800-1.000 persone sfollate al giorno. Un'operazione complicata in piena emergenza, che ha saputo però legare museo e abitanti in modo unico, grazie all'attivazione di servizi che normalmente vengono svolti a favore di turisti e visitatori, quali visite guidate e laboratori didattici. Nella giornata di ieri il museo ha riaperto al pubblico.

Siamo speranzosi che questa volta, si faccia di tutto per salvare la cultura sempre fanalino di coda anche in situazioni non emergenziali.


Maggio, 21 2023

Manuela Molinaro

Redazione Centro Calabria News