L’escalation di atti intimidatori su tutto il territorio provinciale, compreso quello lametino, ha portato ad un’attenzione particolare da parte delle istituzioni e delle forze dell’ordine. E proprio in virtù del perpetrarsi delle intimidazioni ad imprenditori e commercianti, che il TG regionale Calabria, nel suo speciale mattutino, “Buongiorno Regione”, ha dedicato una parte proprio alla città di Lamezia che, nell’ultimo periodo, ha visto il susseguirsi di più di dieci atti intimidatori nell’arco di poche settimane. “I fenomeni criminali sul nostro territorio sono duri a morire” ha commentato il Prefetto Luisa Latella ai microfoni della giornalista rai. “Ci sono state fortissime reazioni da parte dello Stato negli ultimi anni – ha sottolineato il prefetto - con forze dell’ordine e magistrati che si sono impegnati in operazioni scaturite poi in processi con forti condanne. Questo non vuol dire che sia stato eliminato il fenomeno criminale. Quello che crea amarezza è il fatto che venga perpetrato attraverso i giovanissimi e il fermo del 19enne lametino ne è una prova”.
Secondo il Prefetto, nonostante le operazioni compiute dalle forze dell’ordine e dalla magistratura, “che hanno fatto piazza pulita di un mondo criminale che ha da sempre tenuto banco, ora sono i giovani a cercare di subentrare, acquisendo le modalità mafiose”. Necessaria, secondo la Latella, è un’opera sinergica tra categoria imprenditoriale, mass media, scuola, e mondo dell’associazionismo “per cambiare culturalmente”.
A portare una loro testimonianza, anche i rappresentanti regionali e locali dell’associazione Antiracket, Maria Teresa Morano e Armando Caputo, ma, soprattutto, due imprenditori che hanno deciso di denunciare. Il primo, Antonio Crapella, ha affermato di aver subito un atto intimidatorio e ha deciso di denunciare “perché - ha dichiarato – sono un lavoratore onesto e tale voglio rimanere”, mentre Francesco Palmieri ha già denunciato, anni fa, gli atti estortivi a cui era costretto, e ha affermato di sentirsi “molto libero anche grazie all’Antiracket che mi ha sostenuto in quegli anni”.