“La farina del diavolo, dice un proverbio, va tutta in crusca. E’ quanto accade con la legge urbanistica impugnata dal Governo ‘amico’. E meno male che è stata bocciata dal Governo, perché altrimenti in gran parte dei Comuni avrebbe finito per bloccare ogni iniziativa edilizia. In Consiglio regionale - afferma il consigliere regionale dell’opposizione Mimmo Tallini - il sottoscritto e una parte dell’opposizione ci siamo sgolati, per segnalare criticità ed errori, nel metodo e nel merito, di un provvedimento nato male e finito peggio. Le università, le associazioni e le organizzazioni professionali all’unisono hanno segnalato incongruenze e l’incredibile modo di approvare leggi di questa portata senza garantire le audizioni dei soggetti interessati. Eppure nulla è servito per ammorbidire l’ostinazione del Presidente della Regione. Si è voluto sbattere la testa contro il rumo e rompersela. L’interrogativo che pongo, però, riguarda senz’altro quest’ennesima figuraccia della Giunta regionale a Roma, ma può estendersi all’insieme delle attività legislative ed al rapporto Giunta-Consiglio. E’ concepibile - chiede Tallini - che l’uomo solo al comando circondato da yesman tratti il Consiglio come un luogo minimale, dove far pervenire i provvedimenti della Giunta con l’imposizione che siano approvati a scatola chiusa? Oggi tocchiamo con mano il rischio che indico da tempo: questo modo di procedere finisce con l’atrofizzare la funzione legislativa del Consiglio e rendere irrilevanti i consiglieri regionali di maggioranza che di opposizione, con gli esiti disastrosi che si colgono dinanzi ad una legge che per il Governo viola la Costituzione e la normativa europea. Mi preme segnalare - aggiunge il consigliere regionale - che il sottoscritto, nel corso del dibattito in Aula, aveva già indicato la violazione di norme statutarie e costituzionali, per la mancata concertazione e per la violazione del principio di sussidiarietà, oltre ad altri profili urbanistici impattanti sulla gestione del territorio e quindi anche sull'autonomia degli enti istituzionali territoriali (Comuni e Province) del tutto all'oscuro delle modifiche normative”. Sottolinea Tallini: “L’ennesima manovra, con analoghe modalità, è stata messa in atto nella seduta del Consiglio di martedì scorso, quando si sarebbe voluto approvare, con esiti altrettanto disastrosi, il Quadro territoriale regionale paesaggistico, recante previsioni dagli effetti aberranti sullo sviluppo complessivo della Calabria. Per fortuna, grazie alla richiesta del sottoscritto, dei consiglieri Guccione e Nucera e di parte dell’opposizione, il provvedimento è stato rispedito in Commissione”. Conclude Tallini: “Vista la palese insipienza tecnica, certificata persino dal Governo Renzi, che connota provvedimenti così importanti, mi permetto di consigliare al presidente Oliverio di coinvolgere nella sua compagine di governo qualche bravo esperto che possa dirsi, sulla base dei risultati che consegue, per davvero un tecnico. Per quanto riguarda l’assessore Rossi, concordo con la richiesta di dimissioni proposta da Wanda Ferro. Le dimissioni io le chiedo non solo per la fine ingloriosa della legge, ma anche per avere l’assessore insultato la verità, quando, subito dopo l’approvazione della legge urbanistica da parte del Consiglio, ha dichiarato alla stampa che le modifiche erano state oggetto di concertazione 'certosina' con i soggetti istituzionali interessati. Una falsità!”