"Anche sul versante del sistema universitario, la Calabria registra un trattamento penalizzante, frutto di politiche che rischiano di discriminare gli Atenei della nostra regione favorendo altre Universita'". Ad affermarlo e' il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolo', il quale aggiunge: "Al di la' della refrattarieta' del governo nazionale rispetto alle esigenze dell'alta formazione e della ricerca, ci saremmo aspettati - continua il capogruppo azzurro - ben altro approccio da una giunta regionale composta in gran parte da esponenti del mondo accademico. L'allarme sulle condizioni di salute in cui versano gli Atenei calabresi - spiega Nicolo' - proviene dagli stessi Rettori che hanno il polso reale della situazione. Nel corso di un incontro a Cosenza, i responsabili delle Universita' della Calabria hanno espresso forte preoccupazione, forse un appello perche' la questione non resti nel limbo delle decisioni mancate ma sia oggetto di provvedimenti seri e conseguenti. I divari strutturali di competitivita' tra Sud e Nord, il crollo delle immatricolazioni universitarie, la riduzione del welfare accademico e - afferma il forzista - dei finanziamenti al sistema dell'alta formazione sono alcuni dei segnali negativi che non fanno ben sperare. Primato negativo per la Calabria e' la fuga di docenti che raggiunge il dieci per cento contro il cinque degli altri Atenei del Paese". Secondo il consigliere regionale, "in un'epoca dove innovazione e competitivita' rappresentano il motore dello sviluppo e dell'economia, si e' scelto irresponsabilmente di andare nella direzione opposta, sacrificando alta formazione e crescita del nostro capitale umano. Una politica sciagurata noncurante che il futuro della Calabria e del Paese passa dai giovani. Senza cultura, infatti, non puo' esservi sviluppo. Per non parlare poi - sostiene Nicolo' - delle nostre facolta' utilizzate come teste di ponte dagli studenti del Nord, che dopo il primo anno, chiedono il trasferimento nelle loro regioni, condannando i nostri corsi al sottodimensionamento e rendendo piu' difficile per i giovani calabresi l'accesso alle Universita'". Per l'esponente di FI, "questo trend dovrebbe essere regolamentato per evitare un distorto utilizzo delle Universita' calabresi ed il presidente Oliverio in tal senso dovrebbe intervenire con fermezza per scardinare meccanismi che depauperano il territorio. Messa all'indice anche la deficienza in Calabria delle convenzioni con la Regione, rispetto alle altre realta' del Paese. Si riscontrano altresi' - sottolinea ancora il capogruppo azzurro -  incongruenze nell'impianto di finanziamento". Secondo il consigliere regionale, "in merito a tali questioni, il governo regionale non deve e non puo' essere latitante. Sarebbe auspicabile che il presidente Oliverio proponesse al governo una rivisitazione dell'intero sistema di finanziamento delle Universita' che tenga conto delle diseconomie esterne e della diversa situazione in cui versano gli Atenei calabresi. La razionalizzazione dell'offerta, l'incentivazione della ricerca, il mantenimento di standard qualitativi alti e il collegamento con un mercato del lavoro sempre piu' competitivo e selettivo sono alcune delle formule - conclude Nicolo' - per affrontare efficacemente e superare criticita' e disagi".