"Le notizie apparse nella giornata di ieri sulla stampa, riguardo all'avviso di garanzia che la Procura di Lamezia avrebbe emesso nei confronti del padre del Presidente del Consiglio Comunale Francesco De Sarro con l'accusa di aver pagato per procacciare voti al figlio alle scorse elezioni amministrative, impone a tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale una valutazione approfondita e trasparente, nell'interesse di tutti i cittadini lametini ma soprattutto dell'onore e del decoro della massima istituzione comunale.
Come in altre occasioni, ribadiamo la nostra pieno fiducia nell'operato della Magistratura e, prendendo atto delle dichiarazioni rilasciate nella giornata di ieri tanto dall'avvocato del Dottor De Sarro quanto dal Presidente del Consiglio Comunale, auguriamo all'interessato di poter dimostrare la propria estraneità ai fatti nelle sedi competenti.
E' evidente però, che rispetto alle notizie apparse ieri sulla stampa, il consiglio comunale non può esimersi da una discussione che faccia chiarezza, soprattutto di fronte ai cittadini che nelle scorse elezioni amministrative si sono espressi democraticamente. Il quadro che emerge è preoccupante: soprattutto perché i fatti riportati sulla stampa riguarderebbero il presidente del consiglio comunale, seconda carica istituzionale cittadina.
Sulle questioni che riguardano la legalità, la trasparenza e la linearità dei comportamenti di chi opera nelle istituzioni, non possiamo tollerare silenzi e omissioni. La politica deve assumersi le proprie responsabilità e deve rendere chiare le proprie posizioni ai cittadini. Per questo come consiglieri del Partito Democratico, Città Reattiva e Lamezia Insieme chiediamo che entro venti giorni, tempo certamente sufficiente per l'eventuale notifica degli atti all'interessato da parte dell'autorità competente, si fissi una discussione in consiglio comunale per conoscere la posizione del Sindaco e di tutte le forze politiche presenti in consiglio su una vicenda che, qualora fosse accertata, determinerebbe significative conseguenze di natura politica e una grave alterazione dell'equilibrio democratico della nostra città. È giusto che sia il Consiglio la sede in cui assumere responsabilmente tutte le decisioni necessarie". Lo affermano attraverso una nota stampa Mariolina Tropea, consigliere comunale Pd, Pino Zaffina, consigliere comunale Pd, Tommaso Sonni, consigliere comunale "Città Reattiva", Aquila Villella, consigliere comunale "Città Reattiva" e Rosario Piccioni, consigliere comunale "Lamezia Insieme".