L’ordinanza n. 45 con cui
la presidente della Regione ha disposto, tra le altre cose, che nella discarica
di Celico, nel Cosentino, possa avvenire lo sversamento di 300 tonnellate di
rifiuti al giorno per i prossimi 60 giorni è oggetto di contestazione da parte di
amministratori e comitati del cosentino.
Pippo Callipo con una
nota stampa ha preso posizione contro l’ordinanza della Santelli ricordando che
"le ordinanze della presidente della Regione colpiscono ancora una volta
con il “favore delle tenebre.
Stavolta, però, il blitz
notturno non riguarda i famigerati tavolini dei bar, bensì una decisione che
incide in maniera molto più pesante sulla vita dei cittadini, adottata senza
alcun confronto con i territori e con chi è demandato a rappresentarli. Sono al
fianco del sindaco di Rovito Felice D’Alessandro e di quanti, tra
rappresentanti istituzionali, Comitati civici e semplici cittadini, si trovano
ancora una volta a dover difendere la Presila». È quanto dichiara Pippo
Callipo, capogruppo di “Io resto in Calabria” in Consiglio regionale,
commentando l’ordinanza n. 45 con cui la presidente della Regione ha disposto,
tra le altre cose, che nella discarica di Celico, nel Cosentino, possa avvenire
lo sversamento di 300 tonnellate di rifiuti al giorno di per 60 giorni.
Già nei giorni scorsi nella
discarica di proprietà della società Mi.Ga. srl stavano arrivando i rifiuti
prodotti in provincia di Catanzaro e i cittadini di quella zona, che ha una
valenza ambientale nota a tutti, hanno ricominciato ad essere tormentati
dall’olezzo dei rifiuti. Adesso è facile prevedere che la situazione peggiori.
È evidente che le responsabilità dell’infinita emergenza rifiuti calabrese
vengono da lontano e non riguardano solo una parte politica, ma la soluzione –
spiega il capogruppo di IRIC – non può essere quella che va sempre e solo a
discapito dei territori e a favore dei privati, che escono dalla porta e
rientrano dalla finestra. Bisogna confrontarsi coi cittadini e con chi li
rappresenta e ciò non riguarda solo Celico, ma anche le altre aree interessate
dall’ordinanza. Inoltre è necessario cambiare totalmente approccio, adottando
politiche di prevenzione che contengano la produzione e lo smaltimento dei
rifiuti e tutelino l’ambiente e la salute delle persone. L’assessore regionale
all’Ambiente aveva detto di voler fare della Calabria una grande riserva
naturale. Mettere la polvere sotto il tappeto, riempiendo di rifiuti territori
di pregio naturalistico, non mi sembra affatto un buon inizio.
Se si vuole davvero rivedere il Piano dei rifiuti
approvato nel 2016, per renderlo funzionale all’obiettivo “discariche zero”
finora solo sbandierato, lo si faccia portando il confronto con l’opposizione e
con le associazioni nella Commissione “Assetto e utilizzazione del territorio e
protezione dell’ambiente” del Consiglio regionale. Noi siamo pronti a
collaborare nell’interesse dei calabresi".