Il Gruppo Consiliare
regionale del Partito Democratico, entrando in merito all’ordinanza n.45 della
Presidente Santelli ritiene che “La
soluzione prospettata dal nuovo
provvedimento, non solo non risolve nulla, ma aumenterà la quantità di rifiuti
a terra.
I cittadini vogliono
sapere se oggi si raccoglie la spazzatura o no.
E da quello che c’è
scritto in questa ordinanza pare proprio di no.
Se l’intento, infatti,
era quello di porre mano, in emergenza, a una situazione che sta diventando
drammatica, l’ordinanza appare viziata da due difetti fondamentali: innanzi
tutto, detta dei tempi oggettivamente inattuabili; in secondo luogo, e questo
forse è ancora peggio, nasce senza il minimo raccordo con i Sindaci.
La rivolta in atto in
queste ore da parte dei primi cittadini calabresi, senza differenze di
schieramento politico, dimostra che non si può ordinare in astratto, senza aver
preso contezza e ragionato insieme a coloro che vivono quotidianamente la
situazione concreta. I Sindaci chiedono l’avvio di un processo graduale ma
incisivo che punti a privilegiare un circuito di gestione interamente pubblico
e a dismettere progressivamente ogni rapporto con le società private per la
gestione degli impianti e delle discariche.
Una prima direzione,
chiara e percorribile, può venire dalla proposta di una impiantistica plurale,
a cominciare dalla zona settentrionale dell’ATO di Cosenza: tre mini impianti
pubblici, concepiti ciascuno per servire le necessità di aree comprendenti
bacini con una utenza fra i 150 mila e i 200 mila abitanti. Una impiantistica
plurale, fra l’altro, sarebbe meglio gestibile dai Sindaci e coniugherebbe il minimo
impatto ambientale con la migliore efficienza e la più ampia consapevolezza dei
cittadini, rendendo questi ultimi pienamente partecipi e attori principali di
un progetto complessivo che punti all’obiettivo tendenziale zero discariche.
La soluzione non può
essere né il mega impianto, che è oggettivamente fuori scala, né quella di
continuare a scavare e allargare nuove e vecchie buche da riempire”.