Con il via libera della
Regione Calabria alla ristorazione e alle attività ricettive, in questo fine
settimana hanno riaperto i battenti anche i primi agriturismi.
Coldiretti e
Terranostra_Campagna Amica Calabria stimano le prime riaperture in circa il 15%
sul totale degli oltre 300 agriturismi operanti in Calabria. Una percentuale
che è destinata ad aumentare anche con l’apertura dei punti vendita già nel
primo weekend di giugno. Infatti, diversi agriturismi pronti alla riapertura,
stanno perfezionando il protocollo per la sicurezza anti Covid-19 ed essere
pronti alla riapertura, dopo il lungo periodo di lockdow.
L’associazione
Terranostra di Coldiretti ha infatti stilato un vademecum nazionale di
comportamenti per vivere in tranquillità la sosta e il soggiorno nelle aziende
agrituristiche. Al primo posto del vademecum ci sono la valorizzazione e
l’utilizzo degli ampi spazi all’aperto degli agriturismi, in modo da garantire
al meglio le misure di sicurezza con la massima distanza fra i tavoli.
Ma non basta il
protocollo prevede diverse misure precauzionali per la tranquillità di ospiti e
lavoratori: dall’uso di igienizzanti al mantenimento delle distanze fra gli
ospiti e fra i lavoratori, dalla sanificazione delle camere a quella dei
dispenser di acqua nelle aree comuni, dalla disinfezione di tavoli e sedie alla
pulizia delle stoviglie a temperature mai inferiori ai 70 gradi.
Sarà un lavoro certosino
che consente di partire in sicurezza. La ripartenza non è quindi semplice,
viste le stringenti prescrizioni anti covid19. Ma la programmazione per la
stagione estiva potrebbe contare sulla crescita della domanda del turismo green
sul territorio nazionale, spinta dalle prescrizioni sul distanziamento sociale.
L’appeal delle vacanze in
campagna è sostenuto anche dai dati sull’incidenza del coronavirus nei
territori rurali. Infatti, a livello nazionale, delle 43.399 denunce di
infortunio da Covid-19 al lavoro registrate dall’Inail appena lo 0,06% riguarda
l’agricoltura, dove nelle imprese agricole italiane non si è peraltro mai
smesso di lavorare per garantire le forniture alimentari alla popolazione.
E’ quanto emerge da una
analisi della Coldiretti sulla base delle denunce complessive di infortunio
pervenute all’Inail tra fine febbraio e il 15 maggio 2020. Dopotutto, nelle
campagne si lavora quasi sempre all’aria aperta dove è più facile mantenere le
distanze grazie ai grandi spazi disponibili.
Questa è sicuramente una
buona notizia sia per quanti lavorano nelle campagne di raccolta estiva in
agricoltura che per chi sceglie di passare le vacanze a contatto con la natura
negli agriturismi.
L’agriturismo svolge un
ruolo centrale per la vacanza Made in Italy nella fase 2 perché contribuisce in
modo determinante al turismo di prossimità per la riscoperta dei piccoli borghi
e dei centri minori nelle campagne italiane per garantire il rispetto delle
distanze sociali.
Gli agriturismi, spesso
situati in zone isolate della campagna, in strutture familiari con un numero
contenuto di posti letto e a tavola, e con ampi spazi all’aperto, sono i luoghi
dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza”