Tra pandemia e resilienza, storie di nuovi e vecchi mondi
Un’atleta, una performer, un’insegnante, un caregiver, una
responsabile di strutture residenziali, un operatore del 118: il racconto della
quotidianità al tempo dell’emergenza sanitaria nel numero di maggio di
SuperAbile Inail
ROMA – Un approfondimento sulle conseguenze del covid-19, tra
testimonianze di persone disabili e non, buone prassi, lo slittamento delle
Paralimpiadi di Tokyo 2020 probabilmente al prossimo anno e la cultura
accessibile anche a distanza. Più uno sguardo agli scatti contenuti nel volume
“Uno più uno” di Alberto Bilardo, giovane palermitano con tetraparesi spastica
che, nel tempo, è riuscito a coltivare la sua passione per la fotografia. E poi
ancora: libri, musica, televisione e tante notizie. È uscito il numero
di maggio di “SuperAbile Inail”, la rivista sui temi della disabilitÃ
pubblicata dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul
lavoro, questo mese consultabile
solo online a causa della chiusura della tipografia nel momento in cui
il magazine doveva andare in stampa.
Un’atleta, una performer, un’insegnante, un caregiver, una
responsabile di strutture residenziali, un operatore del 118, non tutti disabili,
hanno raccontato la propria vita al tempo dell’emergenza sanitaria. Poi ci sono
le tante iniziative di associazioni, cooperative sociali, centri diurni e di
riabilitazione che non si sono lasciati prendere in contropiede e hanno reagito
con una serie di buone pratiche di assistenza telefonica o a domicilio, che
probabilmente resteranno valide anche alla fine del lockdown. Volti, voci e
nuovi servizi a sostegno di giovani e adulti con disabilità e delle loro
famiglie sono stati raccolti in un lungo Speciale
coronavirus, insieme alle iniziative museali per sordi e non vedenti, alle
app per bambini con disturbi dell’apprendimento, agli audio raconti del Centro
nazionale del libro parlato “Francesco Fratta”.
Ma sul numero di maggio di “SuperAbile Inail” trovano
posto anche le recensioni. Oltre a quele dei libri, si segnalano le 120 ballate
di Barbara Garlashelli in “Caduta dentro un no”, abbinate a tracce audio di
reading musicali, e il documentario “Crip Camp: disabilità rivoluzionarie”,
disponibile su Netflix: un campo estivo gestito da hippy negli anni Settanta,
la nascita del movimento Usa per i diritti delle persone disabili e tanto
materiale d’archivio, fino alla firma, nel 1990, dell’Americans with disability
Act. Infine, non possono mancare le rubriche su app, hi-tech e mondo social,
oltre all’ironia irriverente delle strisce di “Fabiola con l’acca”. E come
sempre è online la Guida
al PDF accessibile, realizzata in collaborazione con la Uici per rendere
fruibili alle persone cieche e ipovedenti tutti i numeri del magazine.