Dopo la protesta, attuata in solitaria da Domenico Mezzatesta nella piazza antistante il Comune, altri cittadini di Decollatura hanno sposato la causa e nel corso di una Assemblea in piazza hanno deciso di costituire un Comitato per portare avanti le istanze degli agricoltori danneggiati e di tutti i cittadini che temono per la propria incolumità e sono costretti ad evitare di frequentare i loro terreni o di andar per funghi.
Riportiamo il Comunicato stampa diffuso dal neo costituito comitato:
Si è costituito a Decollatura, nel giorno della festa della Repubblica e della democrazia, un comitato che intende raccogliere l’adesione degli agricoltori e dei cittadini di tutti i comuni del comprensorio del Reventino.
Il Comitato è sorto spontaneamente, dopo le continue devastazioni delle coltivazioni da parte dei cinghiali nel territorio decollaturese. Agricoltori e cittadini, vittime dei danni provocati dagli ungulati, chiedono con forza che siano presi immediati provvedimenti in favore dei contadini.
Sempre più spesso, vengono distrutti i campi da poco messi in coltura nel territorio montano, dalle incursioni notturne di branchi di cinghiali che, in questi giorni si cibano delle patate che incominciano la loro crescita, e che, come accaduto come negli anni precedenti, nei prossimi mesi provocheranno distruzioni dei campi di grano, segale, mais, zucche e zucchine, pomodori e di tutti gli altri pregiati ortaggi coltivati nel comprensorio del Reventino.
L’azione distruttiva mette in ginocchio gli agricoltori che faticosamente traggono il proprio reddito dall’attività agricola, dei giovani che coraggiosamente hanno deciso di dedicarsi all’agricoltura di qualità, dei cittadini che tradizionalmente realizzano orti familiari.
Il territorio del Reventino, fino a pochi decenni addietro era completamente privo dei cinghiali autoctoni, oggi la crescita della popolazione dei cinghiali è esponenziale, anche a causa dell’introduzione, a scopo venatorio, di ibridi particolarmente prolifici, che ormai raggiungono, senza nessun timore gli abitati, costituendo un ulteriore pericolo per i cittadini che si dovessero imbattere nei branchi che si aggirano perfino nei pressi delle loro abitazioni. Così come costituiscono un pericolo per coloro che si dedicano alla coltura dei boschi o dei tanti cittadini che, nei periodi propizi, raggiungono i boschi montani in cerca di  funghi.
Agricoltori e cittadini chiedono alla Regione Calabria immediati provvedimenti a difesa del loro lavoro, in attesa dei provvedimenti di eradicazione dell’ibrido di cinghiale, che se pure avviati in alcune zone, non paiono produrre risultati concreti. Prima di tutto chiedono agli amministratori regionali, di stanziare i fondi necessari al risarcimento totale dei danni causati dai cinghiali alle coltivazioni e alle attrezzature; quindi provvedimenti di finanziamento delle recinzioni dei campi coltivati, per potere consentire ai contadini di continuare la loro attività in attesa di concreti provvedimenti di contenimento degli ungulati.
Al Comitato ha dato immediato sostegno il Sindaco di Decollatura Angela Brigante, che ha illustrato le iniziative già intraprese sul tema; i componenti il Comitato chiedono a tutti i Sindaci del comprensorio di intervenire a difesa degli agricoltori; mentre la Sindaca si è impegnata a chiamare a raccolta gli altri amministratori dei comuni montani per chiedere alla Regione di adottare i provvedimenti necessari alla sopravvivenza dell’agricoltura e a sostegno del reddito dei coltivatori. I promotori chiamano tutti gli agricoltori ed i cittadini danneggiati ad associarsi, nella consapevolezza che l’unione di tutti gli interessati può dare la forza necessaria ad ottenere i provvedimenti indispensabili per potere continuare a fare agricoltura nel comprensorio montano del Reventino."